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Nino D’Angelo: “Domenica sarà una grande festa. Fiero che la mia ‘Napoli’ sia inno ufficiale”

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Tra festa scudetto e la sua Napoli, canzone nata 36 anni fa ma diventata solo da pochi giorni ufficialmente inno del club azzurro. Nino D’Angelo si racconta in una lunga intervista rilasciata a Radio CRC, nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma.

“La mia canzone come inno ufficiale? ‘I ragazzi della Curva B’ è il titolo del film dove nasce la canzone, la canzone si chiama ‘Napoli’. Per me è un’emozione grande, sono fiero. Il Napoli era l’unica squadra a non avere un inno, questa canzone nacque per essere un inno quando il Napoli vinse il primo scudetto 36 anni fa”.

“La canzone è figlia del primo scudetto con Maradona – prosegue il cantautore -. Lo scudetto di oggi è figlio di tutti che lo hanno vinto insieme. Questo è stato un Napoli unito e ha fatto il più bel gioco d’Europa. Già il fatto che siamo quasi arrivati in finale di Champions League ci dà il peso di questa cosa. Kvaratskhelia è stata la mia sorpresa, perché Osimhen lo conoscevo”.

La festa scudetto, ADL produttore: parla Nino D’Angelo

“Com’era da produttore cinematografico De Laurentiis? Cinematograficamente Aurelio è stato un grande produttore, veramente forte. Se si mette una cosa in testa e la dice, poi la fa. Io non volevo fare il film ‘tifosi’ e lui mi disse ‘se prendo Maradona?’ e lì non ho potuto rifiutare. Un giorno mi ha chiamato e ha detto di avere il contratto con Maradona e non mi sono potuto tirare indietro”.

“Stare con Diego per me era importante. Stare con lui quella settimana/dieci giorni, è stato fantastico. È stata una bella esperienza per me, Diego non stava bene all’epoca. Amava molto i napoletani e lo dimostrava sempre. Era una grande persona. Avevamo le stesse storie, venivamo tutti da un ceto sociale difficile, quindi ci capivamo. Lui era Maradona, il più grande di tutti i pianeti, come lui non è grande nessuno”.

“La festa di domenica? Non so proprio niente. Devo andare lì a vedere la partita e sabato so che dobbiamo fare delle prove. Sarà una grande festa. Non so quello che facciamo. Sono un grande tifoso del Napoli da quando sono nato. È troppo bello dopo 33 anni sentire cose così belle della mia città”.

“Al Napoli andrebbe dato anche lo scudetto della città, perché è cresciuta tanto. Napoli in questo momento è una città piena di turisti. Si parla della sua bellezza e si parla anche dei napoletani che sono un popolo meraviglioso ed io sono fiero di esserlo”, conclude Nino D’Angelo nel suo intervento.


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