Massa Lubrense, il nonno del piccolo Gennaro: “Ho temuto una tragedia”

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E’ servito l’arrivo di un’ambulanza per prestare le cure a Franco Porzio, il nonno di Gennaro Rotoli, il bimbo di tre anni scomparso e ritrovato dopo quattro ore di ricerche a Massa Lubrense.

A consolare nonno Franco, colto da un leggero malore dettato dalla tensione accumulata dopo il ritrovamento del bambino – ironia della sorte – ha pensato lo stesso Gennaro che è salito sull’ambulanza a dargli conforto.

“Sono state ore terribili – spiega piu’ tardi nonno Franco – quando mia figlia mi ha chiamato il primo pensiero è stato che Gennaro potesse essere caduto nel vallone che porta al fiume e mi sono precipitato. Ma ho pensato anche alla possibilita’ di un rapimento. Per fortuna le telecamere della videosorveglianza lo avevano filmato e allora abbiamo capito che si era allontanato da solo. Da li’ sono partite le ricerche. E’ stato terribile, per fortuna e’ andata bene”.



    “Gennaro non ha detto nulla quando l’ho riabbracciato, ma gli occhi dicevano tutto”. Papà Carmine ancora deve metabolizzare quella che definisce “una grande paura, non pensavo fosse vero, che stesse succedendo proprio a me” quando parla con I giornalisti pochi minuti dopo il ritrovamento del piccolo Gennaro.

    E’ lui a ricostruire l’accaduto: “Io ero al lavoro stamattina, mia moglie stava preparando il latte per l’altro fratellino che ha cinque mesi, erano le 10 meno un quarto, quando Gennaro approfittando della porta socchiusa è uscito di casa e ha aperto un cancelletto che era chiuso imboccando poi il sentiero che solitamente facciamo in auto quando lo accompagno a scuola.

    E’ un bambino molto sveglio, riconosce I luoghi. No, non ho mai pensato lo avessero rapito, non è zona. E non ho pensato alla vicenda di Angela Celentano. Questo è un posto tranquillo. Ho temuto però il peggio, che gli fosse capitato qualcosa. Non aveva neanche le scarpe, addosso solo pigiama e calzini. Forse voleva andare all’asilo.

    Abbiamo allertato le forze dell’ordine che ringrazio perche’ si sono mobilitate subito, perfino con gli elicotteri. E’ stata una brutta esperienza. Gennaro in dieci minuti ha messo a soqquadro la Penisola Sorrentina. Per fortuna – conclude tirando un sospiro di sollievo – è andata bene e quando l’ho rivisto sono rinato”.



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