Cronaca di Napoli

Napoli, commercianti denunciano gli ambulanti abusivi

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“Abbiamo lanciato un appello al Comune affinché vigili su una situazione che periodicamente si ripete. In particolare abbiamo inoltrato a Teresa Armato, assessore alle Attività produttive e ad Antonio De lesu, assessore alla Legalità una richiesta di maggiori controlli su eventuali occupazioni abusive.

Come ogni anno, nel periodo tra la fine di ottobre ed i primi del mese di novembre, sul territorio di Napoli si insediano numerose bancarelle ambulanti per la vendita di dolciumi”, ha spiegato il presidente di Fipe Confcommercio Campania Massimo Di Porzio.

“Al di là delle considerazioni igienico sanitarie sulle modalità di vendita e somministrazione di prodotti alimentari anche sfusi, privi di riparo da agenti atmosferici ed inquinanti, ci preme segnalare che gran parte delle bancarelle insediate tra piazza Nazionale e piazza Carlo III effettuano la vendita direttamente sulla carreggiata, in alcuni casi anche in prossimità di fermate dell’autobus o binari del tram, in contrasto con il codice della strada e con grave rischio per la sicurezza degli stessi clienti delle bancarelle ed in generale dei passanti”.

Questo l’appello, al quale è stata allegata anche una documentazione fotografica relativa a piazza Carlo III ed a piazza Nazionale, indirizzato al Comune con una lettera.

“Ci sono inoltre pervenute inoltre numerose segnalazioni secondo le quali – sostiene Di Porzio – diverse bancarelle hanno progressivamente allargato gli spazi occupati, si presume in maniera abusiva, tanto da intralciare il passaggio pedonale ed a volte anche veicolare.

E’ peraltro evidente come tale fenomeno costituisca una forma assai incisiva di concorrenza sleale in danno degli esercizi in sede fissa, che sono soggetti ad adempimenti ed oneri assai più gravosi per condurre regolarmente la propria attività. Chiediamo pertanto di voler disporre gli opportuni controlli per verificare – conclude il presidente Fipe Confcommercio – la legittimità di tali occupazioni e la loro conformità alle concessioni rilasciate, a tutela della pubblica incolumità e degli operatori in regola”.


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