Corrono i contagi Covid in Italia, si inverte curva intensive

covid in campania

Corrono i contagi da Covid-19 in Italia, dove s’inverte la curva delle terapie intensive e si registra anche un balzo dei ricoveri in area medica, diminuiscono invece i decessi. E mentre si guarda alla nuova sottovariante di Omicron 5 – la BQ 1.1 ‘Cerberus’ – la campagna vaccinale ha segnato ieri un nuovo record con 34.389 dosi somministrate in un giorno, come indicano i dati raccolti dall’Unita’ per il completamento della campagna vaccinale, guidata dal generale Petroni.

Il nuovo monitoraggio settimanale della Fondazione Gimbe, relativo al periodo 28 settembre – 4 ottobre, restituisce un quadro in crescita per quanto riguarda la diffusione del virus con i casi aumentati di quasi il 52% rispetto a sette giorni fa. L’incremento dei posti letto occupati da pazienti Covid nelle terapie intensive e’ del 21,1%, e aumentano anche i ricoverati nei reparti ordinari, +31,8%.

In diminuzione invece dell’8,5% le vittime, che passano da 307 a 281. “Per la terza settimana consecutiva – afferma Nino Cartabellotta, presidente Gimbe – si registra un incremento dei nuovi casi che segnano un ulteriore balzo (+51,9%): da poco meno di 161mila arrivano a superare quota 244mila, con una media mobile a 7 giorni di quasi 35mila casi al giorno”.

L’aumento coinvolge, anche se in maniera eterogenea, tutte le Regioni. Le analisi del matematico Giovanni Sebastiani, dell’Istituto per le Applicazioni del calcolo ‘M. Picone’, del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) indicano che dopo l’aumento dei casi, in Italia torna a salire in tutte le regioni anche la curva dei ricoveri nelle terapie intensive; per quanto riguarda i ricoveri nei reparti ordinari, quattro regioni hanno superato la soglia del 15%, spiega il matematico, sottolineando che i decessi sono al momento in una fase di stasi, con un valore medio di 40 al giorno, e si prevede a breve una fase di crescita.

Intanto nelle ultime 24 ore sono 44.853 i nuovi contagiati (ieri 45.225), secondo i dati del ministero della Salute. Le vittime sono 56 (ieri 43) con un tasso di positivita’ stabile al 20,1%. I tamponi effettuati sono 222.926. I pazienti nelle rianimazioni sono 180 – 9 in piu’ – mentre sono 5.188 quelli ricoverati nei reparti ordinari, cioe’ 115 in piu’ rispetto a ieri. Gli attualmente positivi sono 508.524.

A livello globale, rileva l’Organizzazione mondiale della Sanita’, dal 26 settembre al 2 ottobre i casi di Covid-19 sono in diminuzione del 6% rispetto alla settimana precedente. Ma in Europa il trend e’ in controtendenza con un rialzo dell’8%. Intanto gli occhi sono puntati sulla nuova arrivata della grande famiglia Omicron, la BQ 1.1, gia’ popolare come variante ‘Cerberus’.

L’allarme e’ partito il 3 ottobre dai social media, con un tweet del ricercatore Cornelius Roemer, esperto di bioinformatica dell’universita’ svizzera di Basilea: dai suoi dati, scriveva, “sta diventando abbastanza chiaro che BQ.1.1 guidera’ un’ondata in Europa e Nord America prima della fine di novembre”. La sua presenza, in rapporto a quella delle varianti gia’ presenti, “ha continuato a piu’ che raddoppiare ogni settimana” e nell’arco di 19 giorni le sequenze depositate nelle banche internazionali che raccolgono le sequenze genetiche e’ aumentata “8 volte, da 5 sequenze a 200 sequenze 1”.

E’ molto presto per poter dire se la nuova variante BQ.1.1 potra’ provocare una nuova ondata, afferma il genetista Massimo Zollo, coordinatore della Task force Covid-19 del Ceinge di Napoli, secondo il quale meritano in questo momento una maggiore attenzione le mutazioni della proteina N, interna al nucleo del virus SarsCoV2. La BQ.1.1 e’ una sottovariante della Omicron BA.5; al momento, aggiunge Zollo, nel mondo “si rileva un incremento pari allo 0,02% in generale e non si puo’ ancora dire che sia specifica di una nazione”.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui