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Osimhen, l’avvocato del Napoli: “Braccio di ferro con la Nigeria”

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Scoppia un nuovo caso Osimhen tra il Napoli e la nazionale niegriana.

Lo ha spiegato il legale del Napoli, Enrico Lubrano a Radio Punto Nuovo facendo il punto sulla intricata vicenda: “Per quanto ci dice il regolamento FIFA, il giocatore convocato deve rispondere. A meno che non sia infortunato e l’infortunio deve essere verificato dalla Federazione. Se non parte, però, non può essere utilizzato dalla società nel periodo in cui sarebbe stato a disposizione della Nazionale.

Anche se guarisce prima. Con un accordo tra Napoli e Federazione nigeriana Osimhen avrebbe potuto giocare contro la Juventus. Un accordo l’avrebbe fatto partire immediatamente dopo la partita. In astratto sarebbe possibile, però il Covid complica tutto”. 

L’attaccante è risultato positivo al Covid in Nigeria e non potrà sottoporsi alla visita medica a Napoli, prevista per domani che in teoria avrebbe dovuto dare il via libera al ritorno in campo dopo l’infortunio alla faccia.

Per Lubrano “la parola spetta finale al medico della Federazione. La società può anche attestare il fatto che il giocatore sia sotto infortunio, indisponibile. Però la situazione va valutata dal medico della Federazione. Il medico farà la verifica, la visita di controllo.

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La FIFA prevede che c’è un contraddittorio e in quello la decisione spetta al medico della Federazione. Non è scritto sul regolamento il luogo in cui andrà effettuata la visita. Dovranno essere organizzate di comune accordo le cose nei dettagli. Sarà un braccio di ferro, con il Napoli che chiederà che sia visitato da Tartaro mentre la Federazione nigeriana vorrà visitarlo in loco: lo scenario è realistico.

La medicina è una scienza inesatta, dove un medico può dire una cosa e un medico un’altra. La Fifa prevede che l’ultima parola spetti alla Federazione nigeriana. Il Napoli andrà in Tribunale? Non è da escludere ai fini di un risarcimento acquisendo una consulenza tecnica d’ufficio”. 


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