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Arriva la stretta sui cortei no Green pass

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Il Viminale vara la stretta sui cortei che da quindici settimane consecutive ormai imperversano, al sabato, nelle principali citta' italiane.

E cosi' da Milano a Palermo, da Trento a , i prefetti si preparano a mettere in pratica la circolare del ministero dell'Interno per le manifestazioni in citta'. Stop ai cortei e via libera alle manifestazioni statiche, ma solo lontane dai centri storici e dalle piazze che sono vicine a sedi istituzionali ma anche alle attivita' commerciali. Maggior attenzione sara' richiesta alle forze dell'ordine nel controllare il rispetto di distanziamento e mascherine, in considerazione dell'ormai costante crescita dei positivi che nelle ultime 24 ore hanno toccato quasi gli 8.000 contagi con un tasso di positivita' raddoppiato (1,6%).

A pesare, in particolare, e' il caso Trieste dove i cortei e i sit-in dei portuali si sono trasformati in un maxi-focolaio da centinaia di positivi. “Il diritto di manifestare – sono le parole del ministro dell'Interno, – e' costituzionalmente garantito ma esiste anche un bilanciamento dei diritti: si puo' manifestare ma servono regole che proteggano gli altri cittadini, il diritto al lavoro e il diritto alla salute”.

Le nuove norme predisposte dal Viminale entreranno in vigore subito dopo l'emanazione della circolare, ma ci sara' comunque bisogno di un passaggio delle prefetture per i Comitati Nazionali per l'Ordine e la Sicurezza per mettere in pratica le indicazioni del ministro Luciana Lamorgese. L'obiettivo e' quello di garantire il diritto a manifestare ma anche di evitare tensioni e problemi soprattutto in vista del periodo natalizio. A Roma, dove si tengono molte manifestazioni rispetto al resto d'Italia, con molta probabilita' saranno concesse piazze a ridosso del centro ma lontane dalle sedi istituzionali o dalle vie dello shopping come Circo Massimo, piazza Barberini o piazza Farnese.

Mentre dovrebbe essere off limits piazza del Popolo, luogo della manifestazione no vax da dove esponeneti di Forza Nuova partirono per l'assalto alla Cgil. Il primo vero test si avra' dunque sabato prossimo, quando il popolo no-Pass tornera' in piazza, con la speranza che non si ripetano le scene di tensione tra polizia e manifestanti gia' viste a Trieste o Milano. Da Torino, pero', arriva la sfida degli “irriducibili” anti-certificato che, via Telegram, confermano la manifestazione in pieno centro, “in piazza Castello come sempre”.

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Ma se le nuove regole non trovano d'accordo i sindacati di base e la frangia piu' calda dei manifestanti, chi si dice in linea con le decisioni del Viminale e' la gran parte dei sindaci d'Italia. “Certamente le citta' trarrebbe grande beneficio da manifestazioni statiche che permettano di manifestare, che riconoscano il diritto di manifestare, ma che in un periodo, soprattutto natalizio, e di grande potenziale lavoro per il commercio, permetta di salvare il lavoro”, spiega il sindaco di Milano, Giuseppe Sala. Parla di una “stretta opportuna” il primo cittadino di Firenze, Dario Nardella.

Dal Campidoglio, invece, Roberto Gualtieri chiede “rigore e rispetto per la salute”. Piu' titubante, invece, il governatore delle Marche, Francesco Acquaroli, che difende il diritto a manifestare evidenziando come “non c'e' omogeneita' perche' sembra che chi vuole esprimere la propria opinione in disaccordo con un'opinione prevalente, debba essere ricondotto ad avere spazio inferiore”.


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