Cronaca

Treno guasto: passeggeri Circumvesuviana tornano a piedi in stazione

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Un treno bloccato per un guasto tra le fermate di Napoli piazza Garibaldi e Centro Direzionale, con i passeggeri Circumvesuviana costretti a ritornare in stazione a piedi lungo i binari.

E’ l’ennesimo disservizio avvenuto oggi alla ferrovia Circumvesuviana, che collega il capoluogo con una vasta fascia della provincia, tra problemi alla linea aerea, ritardi e soppressioni di corse. L’ episodio e’ stato raccontato da un viaggiatore e postato su un social media.

”A Napoli – ha riferito il viaggatore – , tra le fermate Garibaldi e centro direzionale, il treno da Baiano si e’ guastato. C’e’ stato uno scoppio, seguito da forte luce e boato. Siamo rimasti 40′ in attesa di soccorso finche’ non hanno deciso di farci fare una passeggiata sui binari”.

Ecco come viene raccontato l’episodio sulla seguitissima pagina facebook “Circumvesuviana. Guida alle soppressioni e ai misteri irrisolti“. La foto è accompagnata da questa ironica didascalia: “Non è la seconda stagione di Squid Game, sono i passeggeri del Baiano/Napoli che raggiungono Piazza Garibaldi a piedi”.

“Ciò che è successo poche ore fa in Circumvesuviana è qualcosa di surreale, grottesco e allo stesso tempo tristissimo.
A bordo del treno, partito da Baiano e diretto a Napoli, sono presenti alcuni controllori intenti a monitorare la situazione e multare i passeggeri sprovvisti di biglietto; improvvisamente, a poche centinaia di metri dalla stazione di Piazza Garibaldi, il treno va in avaria restando piantato senza tensione elettrica.

Dopo momenti di concitazione, dovuti sia al disagio sia al caos creato dalle multe in corso, i passeggeri sono costretti ad abbandonare il treno tramite l’uso di un’unica, instabile, scaletta. Tra i passeggeri sono presenti anche persone anziane che fanno fatica ad abbandonare il convoglio. Ma non è finita; i passeggeri devono prima percorrere un centinaio di metri a piedi sui binari per raggiungere la stazione, poi devono salire da soli sulla banchina rischiando di farsi male.

Al di là del chiaro paradosso etico che vede protagonisti i controllori intenti a multare (giustamente) persone ree di non aver pagato un servizio che va alla deriva in tempo reale, ciò che crea malessere è l’inadeguatezza del sistema in situazioni come queste, con anziani e persone disabili costrette a scendere dal treno con una scaletta di ferro fatiscente”.


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