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Vaccini obbligatori per i professori: Ddl di Renzulli

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Vaccini obbligatori per i professori: è quanto è previsto in un disegno di legge per spingere il Governo ad avviare un iter veloce, cosi’ come successo per i sanitari.

Lo ha presentato la presidente della Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza, Licia Ronzulli,  che chiama in causa il Governo e invoca il coinvolgimento dei ministri, in particolare quello all’Istruzione Patrizio Bianchi, affinche’ anche il personale scolastico possa ripartire in presenza a settembre. E chi non avra’ completato il ciclo vaccinale, “non potra’ essere adibito a mansioni che comportino il rischio di diffusione del contagio”.

Ci sono differenze notevoli tra territori, nelle campagne vaccinale anche fra i prof: a segnalarle e’ Maddalena Gissi, segretario Cisl scuola, per la quale “si deve partire al piu’ presto, con mezzi e strumenti straordinari”. Sicilia (43,2%), Liguria (34,8%), Sardegna (33,3%) e Toscana (17,5%) hanno le percentuali piu’ alte di personale scolastico non vaccinato.

Numeri che spingono la senatrice di Forza Italia, che ha presentato il ddl sui vaccini obbligatori per i professori ad un appello: “mi auguro ora che Bianchi e il Governo accelerino l’iter. Il documento prevede la sospensione dalla mansione in caso di inadempienza e il docente sarebbe sostituito dai tanti insegnanti non di ruolo che fanno supplenze”.

La proposta registrerebbe nel Governo il favore del Pd e di Forza Italia, ma non della Lega, contraria. Piu’ prudenti gli esponenti del Movimento Cinque Stelle, per i quali l’immunizzazione dei docenti e’ importante ma dalla forza politica non si e’ ufficialmente sbilanciata a favore dell’obbligo.

Un documento sui vaccini obbligatori ai professori in Parlamento ora c’e’ e secondo il ddl ciascun Ufficio scolastico regionale, in coordinamento con le Aziende sanitarie territorialmente competenti, dovra’ “definire un calendario vaccinale per il personale dipendente che non ha ancora provveduto autonomamente alla prenotazione della somministrazione”.

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In caso di inosservanza dell’obbligo vaccinale, “l’Ufficio scolastico regionale sospende dall’impiego il personale docente e non docente che non puo’ essere adibito a mansioni diverse. In tal caso non e’ dovuta, per il periodo di sospensione dall’impiego, alcuna retribuzione, ne’ altro compenso o emolumento comunque denominato”.

Il documento prevede che le misure “si applicano fino all’assolvimento dell’obbligo vaccinale o, in mancanza, fino al completamento del piano nazionale e comunque non oltre il 31 dicembre 2021”.


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