Cronaca di Napoli

Napoli, Primo Maggio triste per i rider per la morte di Antonio Prisco

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Napoli. E’ un primo maggio triste per i rider napoletani e di tutta Italia per l’improvvisa morte a 37 anni di Antonio Prisco uno dei leader fondatori del sindacato di categoria.

Alla famiglia, agli amici, al sindacato stanno arrivando in queste ore i messaggi  di cordoglio di migliaia di colleghi da tutta Italia. “Non un passo indietro, neanche per la rincorsa” amava dire Antonio per le sue battaglie sindacali a difesa dei rider.

In una nota congiunta le segreterie di Cgil e Nidil Cgil della Campania e di Napoli hanno espresso il proprio cordoglio per la sua scomparsa.

“Questa è la notizia che non avremmo mai voluto dare. Antonio Prisco, rider combattente, è morto. Lui che aveva scelto di lottare per i diritti dei compagni. Lui che insieme al sindacato ai rider, a Napoli, aveva dato una casa. Addio guerriero. Facevi un lavoro difficile e lo facevi con orgoglio. Senza di te sarà un Primo maggio più triste”.

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“Abbiamo vissuto mesi intensissimi, se è nata #casarider lo è solo perché tu ne sei stato tra i più convinti animatori e sostenitori. Oggi lasci un vuoto incolmabile.
Non un passo indietro, come ci dicevi sempre. Andremo avanti nel tuo nome
Antonio, che la terra ti sia lieve

“È con profondo dolore e tristezza che abbiamo appreso della scomparsa del compagno Antonio Prisco, componente del direttivo della Nidil Cgil Napoli. Antonio – spiegano dal sindacato – era un rider. Con il lavoro e la sua passione, ha contribuito in maniera importante a svelare lo sfruttamento dei lavoratori e delle lavoratrici governati da un freddo algoritmo”.

“Ci mancherà Antonio, come compagno e come uomo, la sua allegria e il suo entusiasmo, la sua fragorosa risata, la sua sensibilità e la sua gentilezza, il suo coraggio, la sua onestà e la sua determinazione. È anche nel suo nome che continueremo a lottare”. “Alla sua famiglia, alla sua compagna e a tutti coloro che gli hanno voluto bene vanno le nostre condoglianze e la nostra sincera vicinanza – concludono i suoi amici al sindacato – “Un passo indietro neanche per la rincorsa”. Ciao Antonio, che la terra ti sia lieve”


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