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Focolaio di tubercolosi e liquami del Volturno:​sigilli all’azienda bufalina del principe austriaco

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Ancora sversamenti di liquami animali nel fiume Volturno. Questa volta a finire nei guai è stata l’azienda agricola, specializzata in allevamento di bufale, situata tra Pietravairano e Sant’Angelo di Alife, di proprietà del principe austriaco Mariano Hugo Windisch-Graetz.

Con il blitz della Polizia Metropolitana di Napoli e degli uomini della Task Force dell’Asl è venuta alla luce una situazione sanitaria drammatica, aggravata da un focolaio di tubercolosi nell’allevamento. Subito è scattato il sequestro.

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Mancata ottemperanza delle ordinanze Asl a seguito dell’apertura del focolaio di tubercolosi di alcuni mesi fa e di smaltimento illecito dei reflui zootecnici a danno delle matrici terra, ambiente e acqua sono le contestazioni mosse all’azienda Windisch-Graetz. La famiglia dell’alta aristocrazia è molto nota in zona, proprio perché produce latte di bufala nella piana di Alife e serve aziende di tutta Italia e non solo.

Il caso desta molto clamore. La mozzarella dell’alto Casertano targata Windisch-Graetz è persino finita sulla tavola della Regina d’Inghilterra Elisabetta II, lontana parente. Non solo: Mariano Hugo Windisch-Graetz, oltre a essere stato il primo azionista del Banco di Napoli negli anni 90, è fondatore del Cisom Matese-Alexis, che porta il nome del 20enne morto nel 2010 in un incidente in auto.


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