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Napoli: in coma dopo il vaccino Astrazeneca, ‘Pregate per mia sorella, aiutateci’.

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“Mia mamma non è morta ma abbiamo bisogno di un aiuto di tutti affinché possano vederla tutti i dottori… vi prego aiutateci”.

A parlare è il figlio di Sonia Battaglia, la donna di 54 anni di San Sebastiano al Vesuvio che e’ in rianimazione all’Ospedale del Mare di Napoli, dopo aver ricevuto il vaccino Aastrazeneca.
Spiega il giovane in un lungo post corredato da una video denuncia dello zio Antonio, fratello della donna. “Mia mamma (Sonia Battaglia) , una donna di 54 anni fin ora sempre stata sana come un pesce una settimana fa si è sottoposta al vaccino Astrazeneca (LOTTO ABV5811), data scadenza 30.06.2021 responsabile vaccinazione : Antonio Coppola, data somministrazione 1 Marzo 2021, ore 15.05.
Il giorno seguente al vaccino stava bene tanto che è andata a lavorare.

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Due giorni dopo ha avuto la febbre (nella norma rassicurati dalla dottoressa).
Terzo giorno, mia mamma ha iniziato a vomitare senza sosta, abbiamo chiamato l’ambulanza i quali le hanno messo la flebo per recuperare tutti i liquidi che stava perdendo.
Mia mamma dormiva in continuazione non riusciva a parlare, si addormentava mentre parlava. Il giorno 12 sera abbiamo richiamato l’ambulanza la quale dopo aver controllato i parametri vitali si è rifiutata di portarla in ospedale e tenerla sotto controllo.

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La mattina seguente ovvero ieri 13 marzo ho chiesto a mia madre di muoversi e di alzare la gamba sinistra, lei era convinta di riuscire ad alzarla ma invece era totalmente immobile! L ho presa in braccio e portata in pronto soccorso (ospedale del mare Napoli) dove è stata ricoverata d’urgenza per emorragia celebrale nel durante ha avuto anche un infarto… dopo essere riusciti a parlare con i dottori nel pomeriggio ci hanno informati che nel giro di due ore ha avuto una TROMBOSI MASSIMA che ha preso tutti gli organi del corpo, EMORRAGIA CELEBRALE e un occlusione dell’aorta causata da una placca. Non si può intervenire in nessun modo perché l’eparina aumenta ulteriormente l’emorragia al cervello!

Io vi prego, vi supplico di intervenire così che si possano avere altri consulti medici, che portino alla luce questo veleno che vogliono iniettarci! Vi prego vi chiedo umilmente una mano c’è un intera famiglia distrutta e sei voi potete darci una mano ve ne saremmo eternamente grati” .