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Anestesista-rianimatore del Cotugno: ‘Assistenza non garantita, subito un lockdown’

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“Ho appena concluso un turno di 12 ore nel Pronto Soccorso del Cotugno e da stamattina la centrale operativa regionale di smistamento non è riuscita a trovare né un posto di terapia intensiva né di sub-intensiva in nessun ospedale della Campania”.

Lo ha scritto stamane sulla sua pagina facebook, Giovanni Lombardi. Da sindaco di Calvi Risorta, in provincia di Caserta ma soprattutto da medico anestesista-rianimatore. Sta vivendo personalmente, al ‘Cotugno’ di Napoli, le immense difficoltà di questa ‘terza ondata’ e si fa portavoce, anche grazie al suo ruolo istituzionale, del dramma che stanno vivendo gli ospedali.

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“Questo significa che siamo costretti a lasciare pazienti critici in reparti non intenivistici per mancanza di posti letto”, scrive Lombardi. E poi aggiunge:
“La variante (soprattutto quella inglese) sembra essere più aggressiva ed in grado di colpire anche i giovani, i ventilatori scarseggiano e, per ridurre la pressione sugli ospedali, urge un nuovo e serio lockdown perché, al momento, l’assistenza sanitaria non è più garantita”.

 


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