Coronavirus

Lo Smi: ‘A Napoli i medici di base sono in prima linea nella lotta al covid’

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In una nota la segreteria Aziendale dello Smi Asl Napoli 1 centro sottolinea che in questo momento drammatico, definito come il peggiore dal dopoguerra ad oggi, i medici di base sono in prima linea a Napoli e stanno pagando un prezzo carissimo.

 

Senza forniture adeguate di Dpi si va a completare la piu’ complessa campagna vaccinale antinfluenzale mai effettuata in precedenza.Moltissimi colleghi si sono ammalati ,aggiungono dallo smi, tanti sono morti in tutta Italia ed anche in Campania , e’ solo grazie alla tempestiva azione di individuazione e precoce trattamento domiciliare del paziente covid che molti cittadini hanno superato la malattia.Nelle ultime ore abbiamo ricevuto la triste notizia che un massimalista in servizio nel centro storico di Napoli e’ intubato e lotta contro la malattia al collega va il sostegno dell’intera categoria unita.

E’ necessario emarginare ed allontanare coloro che per motivi politici strumentali tentano quotidianamente di mettere i cittadini contro il proprio medico di famiglia.

Anche i medici della continuita’ assistenziale e del 118 stanno pagando un duro prezzo molti si sono ammalati :infatti sono stati convocati molti di loro dalle direzioni ospedaliere perche’ hanno visitato a domicilio e in ambulatorio assistiti poi risultati positivi al virus e ricoverati.

E’ necessario, conclude la nota, anche per attuare quanto previsto da una recente sentenza del Tar Lazio riaprire immediatamente in tutta la Regione ed in particolare nelle tre ASL di Napoli e provincia i bandi per l’arruolamento dei medici USCA da utilizzare solo per la assistenza domiciliare ai pazienti covid e non in altri ruoli.Conclude la nota.


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