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Napoli, i detenuti di ‘buona condotta’ sanificheranno il carcere di Poggioreale

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Saranno i detenuti “di buona condotta”, opportunamente preparati, a sanificare gli ambienti di lavoro del carcere di Napoli, Poggioreale, istituto penitenziario tra i piu' grandi d'Europa.

 

Lo rende noto Luigi Castaldo, vice segretario regionale del sindacato Osapp. L'iniziativa prenderà il via a breve, su decisione del direttore Carlo Berdini e del dirigente medico Vincenzo Irollo. I detenuti, protagonisti di un recupero educativo, saranno dotati di idonea attrezzatura e le operazioni più complesse, così come è avvenuto finora, saranno eseguite da ditte esterne specializzate. Inoltre sarà regolarizzata la distribuzione dei dispositivi protezione individuale e aggiornato il protocollo di sicurezza locale in funzione alle nuove disposizioni dipartimentali inerenti la ‘fase 2' della lotta al coronavirus. Castaldo loda l'operato dei dirigenti “competenti e di spessore” che gestiscono la casa circondariale “nell'interesse del Corpo di Polizia Penitenziaria e per tutelare i ristretti la collettività”.

Epoi spiega: “L'eccellente operazione volta alla sicurezza di tutti, prevede l'impiego lavorativo retribuito di detenuti preparati e dotati di idonea attrezzatura, che abbiano dimostrato una buona condotta detentiva ed un recupero educativo, il tutto a vantaggio logistico ed economico del bene dello Stato ed in primis della salute di tutti. Per le operazioni di sanificazione più complesse come da sempre, saranno eseguite da ditte esterne specializzate.
Inoltre sarà regolarizzata la distribuzione dei Dpi ( dispositivi protezione individuale)ed aggiornato il protocollo di sicurezza locale in funzione alle nuove disposizioni dipartimentali inerenti la 2° fase emergenziale alla lotta al coronavirus”.
Per Castaldo , figure dirigenziali competenti e di spessore nell'interesse del Corpo di Polizia Penitenziaria “ben vengano, principalmente per la tutela dell'intera collettività e del buon svolgimento del mandato Costituzionale del personale di Polizia Penitenziaria, “angeli blu” esposti ogni giorno in prima linea a fronteggiare i molteplici eventi critici durante questo travagliato periodo storico a causa della grave pandemia in atto”.


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