Dopo il suo brano d’esordio “Ocra”, il cantante continua il suo percorso di ricerca nel mare delle emozioni, utilizzando come mezzo la musica. Storie, sensazioni, esperienze e dolori, nei testi di Brunelli, danno vita a una perfetta fusione tra musica e parole. Il testo ad una prima lettura – e ad un primo ascolto – racconta di una storia d’amore, ma andando al di là della superficie, porta l’ascoltatore una più profonda riflessione su sé stesso. Ciò è esplicato del ritornello che – citando – dice “basterebbe bastarsi”. Un chiaro invito a ricominciare sempre da sé stessi, nonostante la solitudine, nonostante ogni difficoltà; prendendo la vita per quello che essa è: una cosa meravigliosa. E per questo, continua dicendo “basterebbe amarsi”. Una semplicità, una quotidianità che Brunelli racconta con un motivo musicale che, sin dal primo ascolto, ti travolge e non ti molla. Una di quelle canzoni – potremmo dire – che ti entra in testa e non esce più; tanto da volerla ascoltare all’infinito.
“Eccezioni bastarde” è scritto a quattro mani: Francesco Brunelli stesso e Andrea Panuccio, giovane laureato in filosofia e appassionato di musica. Da questa sinergia, oltre questo brano, sono nati altri inediti che saranno pubblicati in futuro.
Brunelli muove i primi passi nella musica fin da piccolo. Dopo aver fatto parte di vari gruppi musicali, inizia il suo percorso personale. Tra scrittura di testi e composizioni, manifesta subito un forte legame con il blues e con il rock. La sua formazione nel mondo della composizione e dell’arrangiamento viene valorizzata oltremanica, con la certificazione ottenuta grazie al corso di specializzazione “Sound Engineering and Music Production” dell’Abbey Road Institute.