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Napoli, il biologo Terracciano annuncia: ‘Siamo operativi con il Campania Lab’

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“Aggregazione e Sinergia”, le basi fondamentali dei professionisti del settore analisi cliniche. Ne parliamo con il Dottore, Biologo Luigi Terracciano, specializzato in Biochimica e Chimica Clinica. Dottore  ci spiega di cosa si occupa nel settore medico della biologia ? “Mi occupo di un laboratorio di analisi mediche effettuate su tutti i tipi di campioni biologici, insieme ad altri 13 colleghi, tutti professionisti impegnati da almeno 25-30 anni nel settore della patologia clinica”.
“Siamo arrivati alla decisione di aggregarci per avere una sinergia tra le esperienze professionali di ciascuno di noi, elevandoci in qualità senza aumentare i costi di produzione in questo modo cercando di adeguarci al decremento economico del rimborso delle prestazioni che la Regione Campania attraverso le ASL ci riconosce. Allo stesso tempo siamo rimasti sul mercato come attori del processo di riorganizzazione della rete di Laboratori di Analisi Regionali ma abbiamo anche conseguito una ristrutturazione interna alle nostre aziende che è adesso più efficiente e molto più qualificata. Per ottemperare a quanto la Regione ha chiesto, cioè maggiore funzionalità a costi più bassi, è stato necessario arrivare all’ Economie di Scala (la locuzione economie di scala (economies of scale) è usata in economia per indicare la relazione esistente tra aumento della scala di produzione (di un’impresa, di un’unità produttiva e diminuzione del costo unitario del prodotto, il costo unitario è dato dal costo totale diviso per la quantità prodotta e corrisponde al costo medio, alla base di Economie di Scala vi possono essere fattori tecnici, statistici, organizzativi o connessi al grado di controllo del mercato). A tal fine abbiamo dovuto unire le nostre forze cominciando a fare degli acquisti in maniera generalizzata. In conseguenza si è attivato un poderoso Laboratorio Centralizzato Ex Novo, non aperto al pubblico, un Hub, che riceve tutti i prelievi dei 13 Soci che sono gli Spoke e con organizzazione “a stella” tiene telematicamente collegati i soci che tra le ore 13,30-15,30 di pomeriggio, ricevono i risultati in ciascuno spoke che sono poi consegnati ai cittadini nello stesso pomeriggio. Tutto questo è consentito dalla possibilità di accedere a delle tecnologie estremamente sofisticate e costose, che singolarmente nessuno di noi poteva acquistare, anzi adesso i costi sono addirittura diminuiti, nonostante l’accesso a tecnologie più sofisticate grazie alle elevate quantità di materiale acquistato Con molto orgoglio, devo riconoscere, sono stato individuato come Responsabile Legale e Presidente di questa aggregazione di laboratori di analisi che si è costituita come Società Consortile responsabilità limitata senza scopo di lucro. Come si chiama la Società, e dove ha sede? La società si chiama Campania Lab ed ha la sede legale ad Ottaviano e sede Operativa cioè il laboratorio a Cicciano in provincia di Napoli. A causa del repentino accrescimento dell’azienda è emersa la necessità di maggiori spazi operativi, pertanto è stata individuata una nuova sede più ampia che possa ospitare nuove e sofisticate tecnologie, situata in prossimità degli svincoli autostradali di Nola. Ed è lì che costruiremo l’hub definitivo. Dottore, ci parla un po’, soprattutto della sua importante carriera, e da quanti anni si trova in questo settore ? Mi sono laureato il 28 Giugno 1990, ho iniziato da subito a fare pratica in un laboratorio di analisi di cui nel 1995 ne sono diventato titolare ed ancora oggi lo amministro: il Centro Diagnostico Terracciano srl in Pomigliano d’Arco. Poi ho conseguito la mia prima specializzazione in biochimica nel ‘95. Già in quegli anni si iniziava a discutere con i colleghi sulla fattibilità di intraprendere l’idea di poter scambiare le nostre professionalità tra laboratori, ma era ancora lontano il concetto proprio di aggregazione e soprattutto di condivisione, nel senso che: “si contemplava di condividere delle competenze specialistiche, ma restando ognuno nel proprio laboratorio”, quindi ogni laboratorio era incline a fare determinate branche, e scambiava parte del lavoro con il collega, che magari, essendo specializzato ed attrezzato per altre discipline, riusciva bene in quello in cui il primo era carente. Proseguendo negli anni, grazie anche al riordino della categoria della medicina di laboratorio voluta dalla Regione, la riorganizzazione ha portato proprio all’esigenza di dover arrivare alla soglia minima di efficienza, quindi di centralizzare in una sola sede la lavorazione, fermo restando però la capillarità del servizio sul territorio, quindi non eliminando gli spoke che diventano Punti di Accesso e Diagnosi (PAD), ma spostando la produzione in un enorme Laboratorio Centralizzato (LC) come se fosse “un mega store delle analisi”, lasciando ai punti prelievo il contatto con l’utenza. Le sedi dei laboratori oggi sono punti di accesso e diagnosi, dove oltre alla fase Preanalitica, cioè l’accettazione l’individuazione del campione ed il prelievo, viene anche dato un servizio che in linguaggio di Gestione Aziendale si chiamerebbe “post vendita”, cioè la fase Post Analitica che non è solamente la consegna del referto ma anche una consulenza con l’indicazione e la spiegazione di eventuale di ulteriori indagini o ulteriori professionisti da consultare per avere un quadro più completo senza mai sostituirsi al M.M.G. Invece la fase analitica, e’ effettuata in un unico Centro che e’ attrezzato per qualsiasi approfondimento, di livello che si debba fare in maniera istantanea. Dottore Terracciano, quanto e’ importante l’aggregazione e la sinergia ai giorni d’oggi, secondo un suo punto di vista ? E’ importantissima, poiche’ le tecnologie sono cambiate, e con l’andamento dei flussi finanziari, economici che c’erano in questi ultimi 20 anni, non si poteva piu’ accedere a un ricambio, ogni 4-5 anni delle tecnologie che comunque si evolvono senza contare l’obsolescenza delle apparecchiature prima presenti che difficilmente venivano sostituite ogni cinque anni, quindi non eravamo ai livelli attuali dove questo avviene, siamo oggi in condizioni di stare all’avanguardia tecnologica. In piu’, l’unione delle migliori professionalita’ provenienti da piu’ Centri questi quasi sempre specializzati in un’unica branca, ha portato ad avere una visione diversa delle problematiche del nostro lavoro, perche’ vengono a coagularsi tutte le specializzazioni in un unico Centro. E quindi, per ogni Spoke invece, si apre la possibilita’ di poter offrire ai proprio clienti un ventaglio piu’ ampio con un’offerta migliore sia dal punto qualitativo sia dal punto quantitativo ma più rapida ed economica, perche’ le specializzazioni vengono condivise, con tutti i Soci. Essi adesso possono erogare prestazioni che prima non potevano erogare, e con tempi di risposta prima inimmaginabili.

Il C.D.A. di campania Lab ha intenzione per il futuro -forte della propria esperienza- di avviare una campagna anche di conoscenza di questa nuova realta’, in particolare promuovendo proprio il concetto di aggregazione reale tra professionisti che al Sud Italia non è molto sviluppato rispetto al Nord mediante l’organizzazione di corsi aperti a colleghi di altre specialità.
Attualmente, a seguito di specifici contratti con le principali Università della Campania, ospitiamo stagisti e Tirocinanti in procinto di laurearsi in scienze biologiche, tale attività sarà potenziata in futuro e successivamente alla realizzazione della nuova sede, saranno organizzate visite guidate, con i ragazzi delle scuole medie e superiori, presso il nostro laboratorio, dove sarà illustrato e spiegato proprio il concetto di aggregazione, oltre alla visione diretta dei processi di realizzazione delle analisi, per appassionarli al nostro lavoro scientifico. Siamo convinti che, a volte i giovani vedendo dettagliatamente un processo di lavorazione, possono iniziano a sviluppare una passione che può essere trainante negli studi e provocare l’inclinazione nel campo della patologia clinica, ma soprattutto per trasmettere loro il benefico concetto di aggregazione, che per noi è stato difficile acquisire. E’ bello che nei giovani, ci sia la capacita’ e la bravura di apprendere tutte le novita’, facendo capire loro, il significato “dell’unione fa’ la forza”. La sinergia e’ molto importante, la sommatoria di piu’ professionalita’ da’ luogo a un risultato che va’ oltre la semplice somma algebrica di queste ricchezze professionali. Dottore, ricordiamo i laboratori che abbiamo ? Sono 13 al momento, si sviluppano dalle zone di Pollena Trocchia (Ricciardi), Pomigliano D’Arco (Terracciano), Somma Vesuviana (DiLorenzo), Ottaviano (Iovino-Saviano), San Giuseppe Vesuviano (Cola-Petti), 3 Centri nel Nolano (Ambrosino-Cozzolino-Limatola), 3 a Cicciano(Napolitano-Paduano-Castoria-Galasso Taurisano), 1 a Cimitile (Borda) ed un altro a Roccarainola (Bonfiglio-Caccavale), quindi si sviluppano nell’area Nolano-Vesuviana, sono tutti Laboratori di Analisi storici, che sono stati interessati dal processo di riorganizzazione della rete regionale. In un secondo momento partiranno anche le altre specialita’, con la riorganizzazione della radiologia e delle branche a visita.
Abbiamo realizzato un’idea molto prestigiosa, cioè quella di rispettare sia le dignità dei vari colleghi indipendentemente dai fatturati conseguiti da ciascun laboratorio, ma che rispettasse anche le ambizioni economiche di coloro che avevano produzioni maggiori. A differenza delle altre aggregazioni nate nella nostra regione, siamo riusciti a sederci ad un tavolo tutti e 13 Soci, in qualita’ di proprietari della aggregazione in egual misura, quindi con pari dignita’ senza tener conto del “peso” di ciascuno legato ai fatturati. Le altre realtà hanno aggregate sotto un cosiddetto Capofila, molte voolte gestito da aziende multinazionali, delegando la governance a chi aveva piu’ potere economico. La nostra aggregazione si e’ distinta da tutte per questa idea innovativa, che e’ quella di dare pari decoro a tutti i professionisti che compongono questa aggregazione, quindi abbiamo deciso una società consortile nella quale, ogni socio partecipa agli investimenti in eguale misura, ed è proprietario di una quota uguale, ed ha una decisione pari, una testa un voto, in qualsiasi tipo di decisione si debba prendere. Altresi’ invece, il Socio indipendentemente dal fatturato che fa’, pagherà un determinato test al prezzo piu’ basso possibile, perche’ contribuisce con la propria forza allo scopo sociale e quindi da questa sinergia ne trae medesimo vantaggio. Questo modello cercheremo non solo di esportarlo, ma gia’ stiamo lavorando a delle superaggregazioni a livello Regionale. Ci sara’ un organismo superiore che colleghera’ per le analisi a piu’ bassa frequenza e/o ad elevatissimo contenuto tecnologico, i vari Consorzi per fare un solo tipo di super Consorzio, servirà per abbattere costi delle analisi ultraspecialistiche, e fare dei gruppi di acquisto molto ampi.
Dottore Terracciano, ritornando alle nuove generazioni, secondo lei è importante coinvolgere i nostri giovani ? “I giovani sono la nostra ricchezza, il nostro avvenire, e devono fare tesoro dei nostri progressi, e partire da una base piu’ alta di quella da dove siamo noi partiti per fare ancora meglio”.

Valentina Busiello


Articolo pubblicato il giorno 30 Marzo 2020 - 15:46

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