‘La nocciola Igp di Giffoni’ tra i banchi del Parlamento: incontro-degustazione alla Camera dei Deputati

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Dalle 12 alle 15 una degustazione di prodotti a base di nocciola Igp, che si svolgerà nell’anticamera del ristorante della Camera, con l’obiettivo di fare apprezzare le varie preparazioni in cui trova impiego questa eccellenza gastronomica; poi, alle 19, ula conferenza stampa

La nocciola di Giffoni Igp protagonista alla Camera dei deputati. Si parlerà di gastronomia di eccellenza, ma anche di problematiche legate all’attività produttiva e alla tutela del marchio, nell’evento organizzato per il 19 dicembre a Montecitorio sul tema “La Nocciola di Giffoni Igp, tutele comunitarie e prospettive di mercato”. L’iniziativa, promossa dalla parlamentare Anna Bilotti, deputata del Movimento 5 Stelle originaria di Giffoni Valle Piana, si articolerà in due momenti: dalle 12 alle 15 una degustazione di prodotti a base di nocciola Igp, che si svolgerà nell’anticamera del ristorante della Camera, con l’obiettivo di fare apprezzare le varie preparazioni in cui trova impiego questa eccellenza gastronomica; poi, alle 19, una conferenza stampa con l’intervento di politici ed esperti del settore, per analizzare prospettive e criticità del comparto.

Agli appuntamenti parteciperà tra gli altri il presidente della commissione Agricoltura della Camera, onorevole Filippo Gallinella, a cui sarà consegnato un dossier con istanze e suggerimenti per migliorare la salvaguardia del prodotto nostrano e sostenere l’impegno di produttori e trasformatori della nocciola Igp. «Parleremo di un prodotto campano d’eccellenza in un luogo prestigioso, nel cuore delle Istituzioni, alla presenza di rappresentanti politici, sindaci del territorio interessato, produttori, preparatori e giornalisti, anche della stampa enogastronomica – spiega Bilotti – La nocciola italiana, non solo quella campana, rappresenta un patrimonio gastronomico e culturale da tutelare in ogni angolo del mondo. Ritengo che ogni sforzo anche legislativo debba essere fatto per garantire la massima riconoscibilità per ogni attore della filiera, dal più piccolo degli agricoltori fino al consumatore internazionale».

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