Cultura

Napoli, migranti acquisiscono un attestato di conoscenza della lingua italiana all’Orientale

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“Il mio sogno da quando ero bambino era andare a scuola, ma nel mio paese non potevo. Ora in Italia posso realizzare questo sogno. Qui c’è chi mi segue e si preoccupa per me”. Ha 25 anni Aboubakari Aliou ed è uno dei venti ragazzi che oggi ha conseguito il certificato di conoscenza della lingua italiana presso il Centro linguistico dell’Orientale di Napoli. Ultima tappa di un percorso nato grazie alla partnership tra la cooperativa Less, l’Ateneo Orientale e il Comune di Napoli. Come Aboubakari Aliou adesso anche Annabel, Idris, Jacques e tanti altri hanno in mano le chiavi per aprire le porte del mercato del lavoro e del proprio futuro. Si è svolta, questa mattina, la cerimonia di consegna ai giovani, tutti tra i venti e i venticinque anni, arrivati in Italia da Nigeria, Camerun, Senegal, Siria e altri paesi dell’attestato di livello A2 rivolto ai beneficiari del progetto SPRAR. Un iter che ha permesso loro di acquisire le conoscenze linguistiche necessarie per essere autonomi e poter costruirsi il proprio futuro. Ad illustrare l’importanza del risultato la coordinatrice dei corsi Anna De Meo: “Una formazione che ha ottenuto buoni risultati in una struttura prestigiosa come la nostra. I nostri insegnanti sono sempre qualificati e riescono a calibrare le risorse sulle esigenze di corsisti particolari. Oggi è una gioia, ce l’abbiamo fatta noi e voi”. All’iniziativa ha partecipato anche l’assessore al comune di Napoli Laura Marmorale: “E’ un onore essere qui con voi. E’ una testimonianza che un sistema funziona. Lo si vede dai risultati, voi state dimostrando cosa avete imparato. Questo certificato dimostra che voi siete padroni della lingua e quindi oggi avete lo strumento per entrare nella nostra società e essere padroni delle vostre vite”. La cerimonia si inserisce nel Festival Intrecci, giunto alla quarta edizione, promosso da Less e che fino al 31 ottobre vedrà la realizzazione di mostre fotografiche, laboratori e work shop sui temi dell’inclusione sociale, delle carceri e della violenza di genere.

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