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Spavone chiede lo sconto di pena: uccise il suocero accusato di aver violentato la nipotina

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Ha chiesto di essere processato in abbreviato, rito che consente lo sconto di un terzo della pena, Emanuele Spavone, il 35enne, che lo scorso febbraio ha ucciso l’ex suocere Antonio Crisanti, originario di Secondigliano e attirato in una trappola a Rozzano nel milanese. Con lui a processo c’è il complice, il 27enne Achielle Mauriello che era in sella allo scooter. La vittima  era indagata per avere abusato della nipotina. La prima udienza davanti al gup Luigi Gargiulo è stata fissata per il prossimo 31 ottobre. I due sono accusati di omicidio premeditato aggravato. L’omicidio è avvenuto lo scorso 25 febbraio, in un parco a Rozzano, in provincia di Milano. Lo stesso giorno, al palazzo di Giustizia, si era concluso un incidente probatorio nel quale la bimba di otto anni aveva parlato degli abusi che avrebbe subito dal nonno. E in quell’occasione, davanti al giudice e alla madre della piccola, figlia del 63enne ucciso, era arrivata, in sostanza, la conferma dei racconti già resi dalla bambina alla polizia in un’audizione protetta. Poco dopo il nonnoè’ stato ucciso come in una “esecuzione”. “Quando l’ho visto, ho avuto un black out improvviso, immediato”, aveva detto, in sostanza, il padre della bimba davanti ai pm e al gip subito dopo il suo arresto. L’uomo ha sostenuto anche che il suo amico, e presunto complice, non era a conoscenza di ciò che lui avrebbe fatto. I pm, invece, hanno contestato la premeditazione a entrambi, aggravante che non era stata inserita in precedenza nel decreto di fermo.


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