Nella mattinata odierna, la Squadra Mobile di Napoli ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, a carico di MELE Vincenzo nato a Napoli il 7.1.1977 e SORRENTINO Lucia nata a Napoli l’1.4.1996, esponenti del clan camorristico dei Mele, operante nel quartiere di Pianura, ritenuti responsabili, di tentato omicidio, detenzione e porto illegale di armi da sparo, delitti aggravati dal metodo mafioso.Le indagini, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia e corroborate dalle dichiarazioni di collaboratori di giustizia, hanno consentito di ricostruire il contesto criminale in cui è maturato il tentato omicidio di LIBERTI Antonio affiliato al clan Pesce-Marfella, operante nel quartiere di Pianura, avvenuto a Napoli il 9.1.2017, individuandone i mandanti e gli autori materiali.Il tentato omicidio di LIBERTI si colloca, come documentato dalle attività investigative, nell’ambito della faida tra il clan dei “Mele e il clan “Pesce Marfella”.L’agguato fu deciso da MELE Vincenzo per vendicare l’omicidio di PISA Raffaele, avvenuto a Napoli il 13.12.2016. SORRENTINO Lucia ha svolto il ruolo di specchiettista, fornendo agli esecutori materiali notizie sulla localizzazione della vittima.
Napoli, faida di Pianura ordinanza in carcere per il boss Vincenzo Mele e una ragazza
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