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Castellammare, scoppia la guerra dei video: ora compare quello dell’indagato Luigi Greco che festeggia e si abbraccia col sindaco Cimmino

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Castellammare. Sembra essere scoppiata la guerra dei video nella cittadina stabiese. Dopo il video spuntato ieri sui social dove si vede l’indagato Luigi Greco partecipare ad un’assemblea pubblica del Movimento 5 Stelle, nel 2016 poco prima che si aprisse la campagna elettorale dopo la caduta dell’amministrazione guidata dal PD di Nicola Cuomo, ne compare un altro. Luigi all’epoca era un consigliere comunale uscente di una lista civica ma è anche il figlio di Adolfo Greco, il “re del latte” finito in carcere il 5 dicembre con l’accusa di aver fatto da “mediatore” tra altri imprenditori e i clan camorristici egemoni a Castellammare di Stabia e comuni limitrofi. Luigi, inoltre, figura anche tra gli indagati sia in quella principale ‘Olimpo’ sia nell’inchiesta parallela sulla maxi speculazione edilizia dell’ex area industriale Cirio dove risultano indagate, a vario titolo, politici ed imprenditori.

Sono tutti accusati di corruzione, abuso d’ufficio e traffico di influenze illecite. L’inchiesta parallela, coordinata dalla Procura di Torre Annunziata, vede iscritti nel registro degli indagati oltre ad Adolfo Greco anche i due parlamentari di Forza Italia Luigi Cesaro e Antonio Pentangelo, il consigliere regionale e capogruppo del Pd, Mario Casillo; il suo referente su Castellammare, Gennaro Iovino, dirigente cittadino del Pd e padre del consigliere Francesco; e poi Luigi Greco, figlio di Adolfo ed ex consigliere comunale stabiese; Angelina Annita Rega, moglie di Greco e mamma di Luigi; l’architetto Mario Biondi, commissario ad acta nominato dalla Provincia per esaminare l’istanza della PolGre e accelerare l’iter; Antonio Elefante, ingegnere di origini stabiesi che ha curato il progetto e da anni impegnato in penisola sorrentina in grossi affari edilizi; l’imprenditore edile Giuseppe Passarelli, che avrebbe dovuto curare i lavori per la realizzazione del complesso; il commercialista originario dell’Avellinese, Pierpaolo Limone, che figurava come amministratore della PolGre; l’imprenditore Giovanni Lombardi, socio in affari con Greco in numerosi business anche fuori dal territorio regionale, Sabato Polese, fratello di Tobia Antonio, il defunto “boss delle cerimonie” del ‘Castello’ La Sonrisa di Sant’Antonio Abate; Vincenzo Campitiello, Francesco Cesaro, Marcello Ciofalo e Vincenzo Colavecchia. Nel video – pubblicato dalla pagina Facebook SOS Stabia – Ricominio da tre – si vede Luigi Greco che non ha partecipato alla competizione elettorale in prima persona – vestito con una camicia bianca, festeggiare insieme a cittadini e sostenitori del neo sindaco Gaetano Cimmino. Lo abbraccia e invita il corteo a recarsi al comune “al comune”, “sotto al comune” dice Luigi dopo che ha salutato affettuosamente il neo sindaco vintore al ballottaggio. Inoltre, sempre dal video, emerge Luigi che, salutato dal marito di una consigliera comunale eletta nella lista “Cimmino Sindaco” con poco più di 360 voti, dice gioiosamente “Stop alle telefonate”.


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