Amnesty fa ricorso al Consiglio d’Europa per la situazione Rom in Italia

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Amnesty International ha presentato un ricorso al Comitato dei diritti sociali del Consiglio d’Europa sul “perdurante scandalo della situazione abitativa dei rom in Italia”. Si tratta del primo ricorso presentato da Amnesty International ai sensi della procedura sui ricorsi collettivi del Comitato. Elaborato sulla base di anni di ricerche dell’organizzazione per i diritti umani, soprattutto a Roma, Milano e Napoli, il ricorso presenta prove circostanziate di violazioni della Carta sociale europea, vincolante per l’Italia, tra cui i diffusi sgomberi forzati, il continuo uso di campi segregati con condizioni abitative al di sotto degli standard e il mancato accesso secondo criteri di uguaglianza all’edilizia sociale. “E’ uno scandalo che in una delle maggiori economie europee del 21mo secolo alcune delle persone e famiglie piu’ vulnerabili continuino a vivere in condizioni agghiaccianti e a subire un’endemica discriminazione”, ha dichiarato Lucy Claridge, direttrice dei Contenziosi strategici di Amnesty International. “Amnesty International ha documentato numerosi casi di sgomberi forzati, nonostante siano assolutamente proibiti dal diritto internazionale, cosi’ come di famiglie che vivono in condizioni terribili e segregate dal resto della popolazione. Dopo il recente sgombero del Camping River di Roma, eseguito nel luglio 2018 col pieno appoggio del ministro dell’Interno e che ha lasciato decine di persone senza un tetto, siamo preoccupati per la determinazione dell’attuale governo a smantellare i campi rom senza fornire alcuna opzione abitativa alternativa adeguata”, ha proseguito Claridge. Le condizioni abitative inadeguate in cui si trovano migliaia di rom comprendono l’assenza di infrastrutture e servizi di base come l’accesso all’acqua e ai servizi igienico-sanitari, riscaldamento ed energia elettrica. Prive di un titolo di possesso dell’alloggio, persino nei campi autorizzati, queste persone restano a rischio di sgomberi forzati, frequentemente eseguiti.




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