I fatti del giorno

Bimbo ucciso, i soccorsi sono arrivati 2 ore dopo: al 118 la chiamata per un incidente domestico

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Cardito. C’è un “buco” di circa 2 ore tra l’aggressione di Tony Essoubti Badre nei confronti dei figli della compagna e il momento in cui è stata chiamata l’ambulanza per soccorrere i due bambini, uno dei quali, Giuseppe, 7 anni, trovato morto all’arrivo di Polizia e sanitari. E’ uno dei particolari emersi nel corso dell’udienza di convalida del fermo per il 24enne, attualmente nel carcere napoletano di Poggioreale. L’uomo sarebbe sceso in strada dopo aver colpito i due bambini cercando qualcuno di passaggio a cui chiedere aiuto. Non è stata subito chiamata l’ambulanza e, quando questo è stato fatto, è stato riferito di un incidente domestico e i due mezzi, un’automedica giunta da Caivano e un’autoambulanza da Frattamaggiore, sono entrambi partiti in codice giallo. “Sono trascorse due ore e forse il bambino si poteva salvare”, ha detto il difensore del 24enne, l’avvocato Michele Coronella. Continua a migliorare, intanto, la sorellina di Giuseppe che resta ricoverata e piantonata con divieto di incontrare i parenti all’ospedale Santobono di Napoli. “Il quadro clinico – ha spiegato Vincenzo Tipo, primario del Pronto Soccorso – è in continuo miglioramento per le condizioni fisiche, ma la piccola resta qui anche per proseguire il percorso di sostegno psicologico a cura dello staff dell’ospedale”. La bambina in ospedale sta incontrando il pm Paola Izzo della Procura di Napoli Nord, che si occupa delle indagini e l’ha già interrogata ieri per circa due ore, si apprende, alla presenza della psicologa che la segue, facendosi raccontare gli episodi che hanno portato alle percosse subite da lei e dal fratello. I colloqui della piccola con il pubblico ministero proseguiranno anche nei prossimi giorni, con durate mai troppo lunghe per non acuire lo stress della bambina.
Stamane, nel corso dell’interrogatorio per la convalida del fermo, Tony Essobti Badre ha raccontato della difficile convivenza con la compagna, madre di tre figli avuti da una passata relazione.


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