Bimbo ucciso a Cardito, la sorellina è fuori pericolo e assistita da psicologi. Lutto cittadino per i funerali

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Cardito. E’ fuori pericolo ma assistita dagli psicologi, la bambina ferita ieri a Cardito dal compagno della mamma. Il fratellino Giuseppe è stato ucciso, mentre Tony Badre, 24enne è in stato di fermo con l’accusa di omicidio volontario e tentato omicidio. La piccola, di sette anni, si trova nel reparto di neurochirurgia dell’ospedale pediatrico Santobono di Napoli: la sua stanza è piantonata dalle forze dell’ordine, anche per tutelare la privacy della minore, che è assistita da due infermiere e da un team specializzato di psicologi. Al momento, secondo quanto riferito da fonti sanitarie, né alla madre né ad altri famigliari è stato possibile incontrarla. Per la bimba si è temuto il peggio ma, spiegano i medici, le ferite non hanno compromesso gli organi interni ed è fuori pericolo.
“E’ attualmente ricoverata nel reparto di neurochirurgia in stanza singola sotto sorveglianza della pubblica sicurezza – si legge in un bollettino medico dell’ospedale pediatrico Santobono Pausilipon -. La piccola è cosciente, in buone condizioni generali ed appare serena nel suo comportamento, supportata dal personale medico e paramedico”. Quanto alle ferite, ha riportato “contusioni e tumefazioni multiple al volto e al corpo”. Gli esami diagnostici “hanno escluso lesioni cerebrali e degli organi interni”, spiegano i medici, ed è stata instaurata una “terapia antibiotica”.
Il sindaco di Cardito Giuseppe Cirillo, stamane è stato all’ospedale Santobono di Napoli per verificare le condizioni della bimba di sette anni rimasta ferita. “La sorella più piccola, rimasta illesa, di questa famiglia devastata dalla tragedia di ieri è in una struttura assistenziale ed è stata visitata questa mattina dai nostri servizi sociali – ha detto il primo cittadino – stiamo mettendo in campo tutte le azioni per aiutare i bambini di questa famiglia”. Cirillo ha raccontato di conoscere Tony Badre, il compagno della madre dei bimbi arrestato dalle forze dell’ordine, perché “accompagnava qualche anno fa sua madre che aveva avuto degli incontri con i servizi sociali, per vicende poi risolte. Era una persona che aveva avuto dei problemi ma non c’erano segni che si potesse arrivare a tanto, io stesso lo incrociavo spesso in strada, non c’erano segnali anomali”. Cirillo ha preannunciato che nel giorno dei funerali del piccolo morto ieri sarà proclamato il lutto cittadino e che “metteremo in campo tutto quello – ha detto – che ci mette a disposizione la legge. Non si può morire cosi’. La madre? Non ho notizie, stamattina sono venuto con la nostra dirigente dei servizi sociali solo per capire se la bambina ferita sia in buone mani e ci siamo tranquillizzati, ma tutta la nostra comunità è scossa. Stamattina i cittadini mi fermavano in strada per offrire la loro disponibilità a stare vicini a questa famiglia”.
Stamane davanti all’ingresso dell’edificio dove si è consumata la tragedia qualcuno ha deposto un fascio di fiori in ricordo del bimbo morto. L’appartamento dove il piccolo viveva con i suoi fratellini, la mamma di 31 anni, ed il compagno di quest’ultima, è sotto sequestro perché gli investigatori dovranno tornare in quella casa. Secondo l’ipotesi formulata dagli investigatori, è stato il compagno della mamma, Tony Essoubti Badre, di 24 anni, compagno della mamma dei piccoli ha ucciso il bimbo di sei anni a mani nude. Lo ha picchiato con violenza fino a che ha smesso di respirare. Tony, che dalla scorsa notte è in stato di fermo per omicidio volontario è nato ad Acerra, figlio di un cittadino del Marocco e di una donna del posto. Ha vissuto sempre in zona svolgendo l’attività saltuaria di ambulante. “Non è un cattivo ragazzo, è molto educato – dicono alcuni anziani che sono dinanzi al bar a pochi passi dall’ingresso dell’edificio dove si è consumata la tragedia – lo vedevamo passare sempre velocemente. Salutava, qualche parola ed andava via”. Sul balcone dell’appartamento dove è avvenuta la tragedia, a pochi passi dal municipio di Cardito c’è la bicicletta del bambino ucciso e il passeggino della più piccola dei tre fratellini, che è rimasta illesa. I vicini di casa si affrettano a dire che se avessero notato qualcosa di strano sarebbero intervenuti subito: “I bambini sono tutti figli nostri e se avessimo visto qualcosa saremmo intervenuti”. La mamma dei tre bimbi è originaria della Penisola Sorrentina e si era trasferita a Cardito proprio per stare con Tony.




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