Il nipote del boss beffa la legge: assolto dallo stupro di gruppo fa un’estorsione a una 15enne

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Due giorni fa era uscito con la fedina penale pulita nonostante si fosse macchiato all’età di 15 anni di un crimine orrendo: quello di uno stupro di gruppo insieme con altri 11 coetanei ai danni di una ragazzina di Pimonte. Gli sono bastati due giorni di “libertà” ( ma già lo era da 18 mesi perché stava seguendo il percorso si messa alla prova) per tornare a delinquere. Una beffa nei confronti della giustizia e della giovane vittima che aveva dovuto lasciare il paese e “fuggire” in Germania. E ora per lui si sono aperte le porte del Centro di prima accoglienza dei Colli Aminei. Il minorenne M.D.M., ora 17 enne, di Pimonte , nipote di uno dei boss del clan Di Martino-Afeltra,insieme con un 18 enne di Torre del Greco, Pasquale Scarano, ha compiuto un’estorsione d’amore. Un’altra ragazzina vittima, un’altra quindicenne.
I due, infatti, sono stati fermati  dai carabinieri ad Amalfi in Piazza Duchi Piccolomini, immediatamente dopo aver ritirato dalle mani di una ragazza, la somma contante di oltre 15mila euro, che la giovane aveva sottratto dai risparmi familiari. Le indagini dei carabinieri hanno permesso di scoprire che la ragazza gia’ in altre occasioni aveva ceduto denaro contate ai due coetanei, e che era stata costretta a farlo dietro minacce. Altre volte, invece, secondo la ricostruzione effettuata dai carabinieri, sarebbe stata indotta a consegnare soldi per aiutarli a risolvere problemi economici con pericolosi pregiudicati e per paura che ci potessero essere ripercussioni per uno dei due alla quale la giovane si sentiva legata. I militari, dopo aver appreso dell’ennesimo appuntamento, hanno atteso i due ragazzi e dopo aver assistito allo scambio, sono intervenuti, bloccandoli e recuperando i soldi nascosti sotto la felpa. Condotti in caserma, sono stati dichiarati in arresto. Il 18enne e’ stato portato in carcere a Salerno, mentre il 17enne al centro di prima accoglienza in attesa dell’udienza di convalida. Una vicenda questa che il sapore di una doppia beffa per la legge perché M.D.M. nipote del boss “promosso” per i suoi servizi sociali svolti negli ultimi 18 mesi e quindi riabilitato per il Tribunale per i minori e con una fedina penale pulita ha compiuto l’estorsione mentre faceva “il bravo ragazzo” perché era libero di uscire e fare quello che voleva, nessuno lo controllava. L’altro, il complice, il 18 enne Pasquale Scarano di Torre del Greco, aveva già dei precedenti: era infatti stato arrestato ad Agerola con 5 grammi di cocaina in tasca.




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