Cinema

‘Franchitto’, un film per combattere la mafia con la cultura della legalità

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“Franchitto”, sotto titolo “Io non ho paura”, prodotto dal Laboratorio “La Fucina del Sud” in collaborazione con l'associazione Ermitage, sviluppa il tema della cultura della , della . Gli autori della fiction si sono ispirati alla storia, ambientata a Barcellona Pozzo di Gotto (Me) negli anni '90, di un di nome Franco Arcoraci. “La trama vuole mostrare l'impegno delle forze dell'ordine e di un poliziotto – affermano i promotori – che vive tra la gente comune divenendone amico e confidente, prendendo atto, tuttavia, che proprio tra la popolazione si nascondono i piccoli e i grandi criminali che, ogni giorno, nel silenzio, inquinano i territori e la popolazione con atti di terrore e di violenza psicologica”. Il è stato presentato oggi a Milazzo (Me), nella sala comunale, in una conferenza stampa. E' stato scritto e sceneggiato da Giusy Venuti e Franco Arcoraci con l'amichevole partecipazione di Mario Falcone. Le riprese inizieranno dal 17 settembre. E si snoderanno per cinque settimane, a Milazzo, Spadafora, Oliveri e Barcellona Pozzo di Gotto. Protagonista è l'attore Rosario Petix che interpreta la parte dell'agente Franco D'Onofrio (nome d'arte) e sarà “proiettato nelle migliori sale cinematografiche italiane nell'autunno del 2019”, hanno assicurato. “Vogliamo veicolare un messaggio pedagogico e culturale che, nel porre in luce la crudeltà spietata dell'organizzazione criminale più nota al mondo, insegni – hanno detto gli autori – ai giovani che è possibile combatterla non temendola ma fronteggiandola. La può considerarsi un albero le cui radici sono ben radicate e si diramano per tutta la Sicilia fino arrivare nelle grandi città del Nord Italia, dove sono collocate le sedi organizzative e la testa pensante dell'organizzazione criminale”.


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