Mattarella e gli attacchi web: caccia alle responsabilità

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Sarà formalmente aperto dalla Procura di Roma, nei primi giorni della prossima settimana, un fascicolo d’indagine in relazione ai presunti attacchi web al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dietro i quali si sospetta possa esserci l’azione di troll russi. L’indagine sarà affidata al pool di magistrati che si occupa dell’antiterrorismo. A piazzale Clodio è attesa un’informativa della polizia postale. La vicenda riguarda ciò che è avvenuto la notte tra il 27 e il 28 maggio scorso, proprio nelle ore in cui Mattarella espresse il suo “no” alla candidatura di Paolo Savona come ministro dell’Economia. Su twitter si registrarono in pochi minuti circa 400 nuovi profili, tutti riconducibili ad un’unica origine, dai quali partirono migliaia di messaggi di insulti e di inviti alle dimissioni nei confronti del Presidente della Repubblica. L’ipotesi è che dietro questi attacchi simultanei possano esserci operatori russi specializzati in troll, soggetti anonimi che sui social lanciano messaggi provocatori. Di questa vicenda si occuperà lunedì anche il Copasir, con l’audizione del direttore del Dis, Alessandro Pansa.


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