Cronaca

Ucciso a 17 anni nel 1998, il padre lancia un appello: ‘Chi sa parli’

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Un colpo di pistola esploso al cuore. Mori’ cosi’ il 15 luglio 1998 Pasquale Menale, 17enne di Teverola, nel Casertano, ucciso mentre era in sella  a uno scooter. Il ragazzo, studente dell’ Itc di Aversa e calciatore, figlio di gente perbene, mori’ sul colpo e su quell’omicidio, con indagini chiuse senza alcun risultato, non e’ mai stata fatta chiarezza. Il padre, Giuseppe Menale, ha voluto per la prima volta dopo 20 anni lanciare un appello a chiunque abbia potuto vedere o sentire qualcosa. In particolare si e’ rivolto al ragazzo che la sera dell’omicidio era con Pasquale. “A distanza di tanti anni, noi non sappiamo ancora cosa sia accaduto. Sulla tomba di nostro figlio c’e’ un punto interrogativo e oggi chiediamo la riapertura delle indagini e ci appelliamo alla coscienza delle persone. Chi ha visto o sa qualcosa, si faccia avanti. Quelli erano tempi difficili e i nostri territori erano senza controllo, e’ comprensibile la paura di chi allora possa aver taciuto. Ci appelliamo in modo particolare all’amico di Pasquale che, dopo quella terribile sera, non abbiamo piu’ visto affinche’ provi a ricordare cosa accadde. Gli chiediamo aiuto, in modo che nostro figlio possa avere giustizia”, dice. Al fianco di Giuseppe, oltre al sindaco di Teverola, Dario Di Matteo, anche Antonio Lombardi, presidente della Asd Acli Seidokan, l’associazione sportiva che non ha mai dimenticato Pasquale al quale ha intitolato fin da subito un memorial dal titolo “Un calcio all’indifferenza”, un’iniziativa itinerante, con il patrocinio della Regione e dei Comuni di Teverola e Cicciano, sede dell’associazione.


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