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"Continua la strage delle guardie giurate. La delinquenza é ormai consapevole che le guardie giurate sono, per lo più, inermi bersagli per le loro armi". Così afferma in una nota il segretario nazionale del Savip, Vincenzo Del Vicario. "Mentre siamo certi che la Magistratura porrà ogni attenzione per chiarire le circostanze nelle quali una guardia giurata della Security Service Franco Della Corte aggredita all'esterno della stazione metro di Piscinola, tra la notte di venerdì e sabato 3 marzo scorso è morta questa mattina all'ospedale Cardarelli dopo aver sofferto 15 giorni in rianimazione". Del Vicario poi aggiunge: "La nostra esperienza sindacale, infatti, ci insegna che spesso le guardie sono mandate a compiere controlli isolati come sui cantieri, metropolitane e posti sperduti da soli, tutto questo a seguito del "far west" del decreto DM 269/10 del Ministero dell'Interno che ancora una volta non ha saputo delegiferare chiaramente che determinate tipologie in città come Napoli ad alto tasso di criminalità certi servizi devono essere svolte da due guardie giurate". Il segretario del Savip spiega: "Le nostre denunce, fino ad oggi, sono rimaste lettere morte e le Prefetture, unitamente alle Questure, raramente si sono interessate delle reali condizioni di lavoro delle guardie giurate". Insomma - continua Del Vicario - "ci auguriamo, allora, che la Procura di Napoli lo faccia oggi unitamente agli uffici ispettivi e verificano in quale condizioni lavorano i nostri colleghi. Per conto nostro continueremo a combattere per evitare che le guardie giurate siano mandate allo sbaraglio. Il Savip a nome di tutti gli associati, si unisce al dolore dei famigliari del collega barbaramente ucciso da gente senza scrupolo".
Rosaria Federico
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