Avellino-Pescara 2-2: altalena di emozioni al Partenio

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Novellino, dopo appena 6 minuti, è costretto a un cambio: si fa male Bidaoui dopo un fallo di Balzano, al suo posto Cabezas, rientrato da poche ore in Italia dopo la nascita del primo figlio in Ecuador. Dopo 8 minuti, primo squillo degli ospiti, con Mancuso che si dispera dopo un bel colpo di testa: palla sul palo. Passano 5 minuti ed ecco il vantaggio del Pescara: su una palla lunga, Lezzerini è costretto a uscire per poter anticipare gli avversari, ma il suo rilancio finisce sui piedi di Gaston Brugman, che stoppa il pallone e calcia in porta da centrocampo. La palla entra in porta per lo 0-1 degli ospiti, che sbloccano una partita che stavano gestendo bene nonostante le difficioltà dell’ultimo periodo e le sconfitte con Epifani in panchina dopo l’esonero di Zdenek Zeman. Dopo il gol, però, sale l’Avellino, che crea due ottime chance che vengono ben sventate da Fiorillo: al 20° Kresic di testa, al 44° DI Tacchio da fuori. Se nel primo caso Fiorillo respinge con le mani, è il piede a salvare il portiere del Pescara.

Secondo tempo
Inizia la ripresa e Novellino affettua una sostituzione: fuori un difensore (Migliorini) dentro una punta (Castaldo). Nonostante il secondo cambio dei padroni di casa, è il Pescara ad avvicinarsi per primo al gol: Valzania, infatti, non trova la porta a pochi passi dalla porta di Lezzerini al 49°. 5 minuti e Ardemagni, meno solo dall’ingresso di Castaldo, riesce a calciare da buona posizione: conclusione potente ma Fiorillo in due tempi fa suo il pallone. Altri 5 minuti ed eccolo il pareggio: Cabezas scucchiaia per Rizzato che si inserisce in area di rigore e rientra sul destro. Il suo tiro finisce sul braccio di Perrotta, per l’arbitro Minelli è calcio di rigore (dubbio) e giallo per il difensore centrale. Dal dischetto va Castaldo che spiazza Fiorillo e pareggia i conti. Al 63′ ci prova Brugman su punizione: doppia deviazione e palla in calcio d’angolo. Ma la pressione del Pescara sale, anche se non vengono create grosse occasioni da gol. Fino al 73°, quando Valzania mette il turbo e semina tutti gli avversari, entrando in area e regalando a Mancuso un cioccolatino da appoggiare in porta in porta. Novellino prova a scuotere i suoi, inserendo Vajushi al posto di uno spento Cabezas, mentre Epifani si copre inserendo Carraro per Pettinari, lasciando il solo Mancuso come terminale offensivo. Il nuovo innesto dà ai padroni di casa grande spinta e voglia, anche se la precisione è ben poca nonostante qualche tentativo anche da fuori area. Ma è Di Tacchio nel finale il gol che significa pareggio. Un fendente che stavolta batte Fiorillo. Nel recupero, Castaldo reclama un rigore mentre Laverone chiama Fiorillo all’ennesima parata.


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