Cronaca di Napoli

Napoli, pattuglia miste contro la Movida violenta, il Questore: ”Ma la città non sarà militarizzata”

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“Pattuglie miste e controlli stringenti”. Li ha annunciato il questore di Napoli Antonio De Iesu nella conferenza stampa a conclusione del Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza – concluso da poco in Prefettura – che ha avuto come tema principale la “movida” cittadina e gli interventi per disciplinarla.
”Le misure adottate non significa che ci sara’ la militarizzazione della citta’. Le pattuglie effettueranno funzione di controllo ma saranno anche da deterrente”.  Il questore ha spiegato che le pattuglie miste saranno composte da poliziotti, carabinieri e da militari ”a supporto e a sostegno delle nostre attivita’, impiego che – ha sottolineato – e’ coerente con l’obiettivo di garantire maggiore sicurezza nei luoghi a forte concentrazione di persone come sono i luoghi della movida”.
De Iesu ha specificato che ”ognuno fara’ la sua parte” e che le forze di polizia effettueranno controlli sia di documenti che per verificare il possesso di armi. Rispetto alle aggressioni che si verificano durante le sere dei fine settimana, il questore ha evidenziato che ”la movida attuale e’ caratterizzata dall’evoluzione dei comportamenti dei giovani che spesso bevono molti alcolici e, di conseguenza, perdono la lucidita”’.
In riferimento all’ordinanza che sara’ emessa dal sindaco di Napoli, De Iesu ha evidenziato che ”nel quadro delle misure adottate, la dimensione sanzionatoria e’ necessaria e la legge Minniti sulla sicurezza urbana ci offre la possibilita’ di applicare l’articolo 100 che prevede la sospensione delle attivita’ commerciali nel caso in cui siano intercorse piu’ volte in violazione delle regole”.
Da De Iesu e’ stato infine espresso l’auspicio che ”l’attivita’ sanzionatoria possa diminuire a favore di una crescita della consapevolezza da parte di tutti”. Controlli saranno effettuati anche sui veicoli per verificare se trasportino alcolici in grandi quantita’.
Misura decisa in virtu’ del fatto che non di rado i giovani acquistano bevande alcoliche nei supermercati per poi berle nelle piazze.

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