Affare Rione Terra, la difesa di Oddati: “Quei soldi erano prestiti”

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L’avvocato Vittorio Giaquinto, difensore di Nicola Oddati, componente della direzione nazionale del Pd e dirigente della Regione Campania, arrestato nell’ambito di un’indagine sulla presunta corruzione nell’assegnazione di appalti a Pozzuoli, ha dichiarato che il suo assistito ha chiarito la propria posizione.

Giaquinto ha sottolineato che Oddati è legato da rapporti di amicizia con l’imprenditore Musella, ma non è a conoscenza delle sue attività. Riguardo ai soldi ricevuti, l’avvocato ha specificato che si tratta di prestiti richiesti e ottenuti dall’amico Musella.

Oggi, Nicola Oddati è stato l’ultimo degli indagati finiti in carcere a essere sottoposto all’interrogatorio di garanzia davanti al Gip, dopo essere stato arrestato insieme all’ex sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia, all’imprenditore Salvatore Musella e all’ex presidente dell’Enit Giorgio Palmucci.

L’avvocato Luigi De Vita, difensore di Figliolia, ha affermato che il suo cliente, in carcere dal 15 gennaio, aveva consultato diversi imprenditori, inclusi Musella, per l’appalto al Rione Terra. De Vita sta preparando un’istanza per chiedere la scarcerazione di Figliolia.

Gli avvocati di Figliolia e Musella chidono la scarcerazione

L’avvocato Stefano Montone, rappresentante legale di Salvatore Musella, ha comunicato che l’imprenditore ha risposto ai quesiti con massima trasparenza e disponibilità. Montone sta preparando un’istanza per la revoca della misura cautelare. L’ex presidente dell’Enit Palmucci è stato interrogato mentre è detenuto a Varese.

Domani sono previste le udienze di convalida per i due indagati ai quali sono stati notificati i domiciliari: Salvatore Della Corte e Gianluca Flaminio. Successivamente, saranno ascoltati gli indagati sottoposti all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

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