Scampia, discariche a cielo aperto con amianto e scarti industriali

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La situazione a ridosso nei campi nomadi di Scampia è come una bomba ad orologeria pronta ad esplodere, una bomba ecologica.

Nei pressi dell'isola ecologica si accumulano tonnellate di rifiuti. Si tratta di materiale trafugato dai cassonetti dagli abitanti del campo, di scarichi da parte di svuotacantine, di vecchi pneumatici e addirittura di scarti industriali.

Tutto materiale facilmente infiammabile che potrebbe dare origine a pericolosi e tossici roghi.  Come quello che si innescò il 4 agosto del 2021 mandando in fumo tonnellate di rifiuti e per il quale fu necessario interdire al traffico il tratto della circumvallazione esterna di Melito che costeggia il campo.

    Il deputato dell'alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli ha nuovamente documentato la situazione durante un sopralluogo per lanciare l'allarme:
    “La situazione è al collasso. Ci sono tonnellate di rifiuti accumulatesi e tra questi anche materiali pericolosi come amianto e scarti industriali.

    Abbiamo richiesto un urgente intervento di bonifica ed il trattamento dei materiali pericolosi. Bisogna intervenire prima che possa verificarsi un altro rogo il cui pericolo ora è molto alto.”- dichiara Borrelli- “Anche bonificando la zona il problema poi si ripresenterà, la questione non va nascosta. Intervenire qui vuol dire solo spostare il problema più in là, è un cane che si morde la coda.

    Questi campi, ricettacoli di degrado ed illegalità con tanti bambini abbandonati al loro destino o utilizzati per attività illecite, vanno definitivamente liberati e smantellati e bisogna poi dar vita a veri progetti di reintegrazione sociale innanzitutto per salvare i bambini.”



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