Camorra: “Vieni al Cannavino o sei un morto che cammina”, le minacce all’imprenditore di Pianura

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“Sei un morto che cammina”. Ma nonostante l’esplicita minaccia il coraggioso imprenditore di Pianura ha denunciato i suoi estorsori e li ha fatti arrestare.

Rosario Iorio, Francesco Marfella e Christian Titas, e le tre giovani leve appartenenti al clan dei Calone-Esposito-Marsicano di Pianura, sono stati fermati ieri mattina dai carabinieri. L’indagine dei carabinieri di Napoli è partita grazie alla denuncia presentata dalla vittima. L’uomo, titolare di un’impresa di pompe funebri della zona, ha riferito che era finito nel mirino dei fermati che, dopo essersi presentati come emissari della cosca, gli avrebbero intimato di mettersi in regola come tutti i negozi di Pianura.

Il prezzo della tranquillità era di 2000 euro subito e di 3000 euro ogni mese. Al rifiuto della vittima, però, sarebbero iniziate le minacce. Tuttavia, nonostante le ripetute intimidazioni, l’uomo non si è piegato alla prepotenza della camorra e, anzi, ha deciso di raccontare tutto ai carabinieri.

    “Siamo quelli del Cannavino. Ti dobbiamo parlare. Vieni al grattacielo rosso”. Fu questo il primo approccio degli esattori del racket del clan  E poi, qualche giorno dopo: “’O zì, ma sai che sei proprio uno scostumato.Come ti sei permesso di non venire all’appuntamento? Forse non hai capito, devi pagare come pagano tutti i negozi di Pianura“.

     Camorra a Pianura, la minaccia: “Ti spariamo in testa”

    Le minacce.riportate dal quotidiano Il Roma-comunque non hanno fermato l’imprenditore di Pianura “Ti spariamo in testa”. A presentarsi dal vivo sarebbero stati, secondo la ricostruzione dei carabinieri della stazione di Pianura con i colleghi del Nucleo investigativo di Napoli, Francesco Marfella, Carlo Pulicati e Christian Titas. Mentre Rosario Iorio, che era ai domiciliari, avrebbe parlato con il titolare dell’agenzia di pompe funebri in videochiamata.

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    Il 48enne rispose che non aveva mai pagato tangenti a nessuno e che non lo avrebbe fatto nemmeno in questo caso. “Hai capito che tra tre mesi esce Rosario?”, gli dissero sempre in tono minaccioso. “E chi è?”: “quello della videochiamata”. Ma da ieri mattina, tranne Carlo Pulicati che si è reso uccel di bosco, gli altri tre sono nelle patrie galere.

    (nella foto da sinistra Christian Titas, Francesco Marfella e Rosario Iorio)



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