Scuola, Gallo(M5S): “La scuola al centro degli investimenti in 6 punti”

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Scuola, Gallo(M5S): “La scuola al centro degli investimenti in 6 punti”

” L’incontro di domani del Ministro dell’istruzione, con Conte e tutti gli attori della comunità scuola è cruciale- dichiara in un video su Facebook  Luigi Gallo Presidente della commissione cultura del movimento 5 stelle. Lancio una proposta in 6 punti per rimettere la scuola al centro:  Un piano di investimenti di circa 9 miliardi pari a quello che questo governo ha già fatto per la sanità durante l’emergenza Covid;Cancellare le classi pollaio per ridisegnare la scuola; fare forza su altri 100mila lavoratori tra docenti, personale scolastico, dirigenti e task force educative (40mila docenti in più questo governo li ha già messi in campo per il prossimo anno scolastico e dobbiamo continuare su questa strada); usare parte dei 5 miliardi previsti su cultura e Turismo per creare una comunità culturale fatta di teatri, musei, biblioteche e centri culturali che si attivino fin da ora a realizzare progetti didattici che durino l’intero anno scolastico in stretta collaborazione con le scuole del territorio e con i sindaci. 

È chiaro a tutti che c’è bisogno di spazi in più, non credo che basterà riempire qualche aula vuota che oggi anche c’è, nè edifici già presenti sui territori, nè i 2000 cantieri di edilizia scolastica già avviati, nè i 400 milioni di euro già programmati nel Decreto Rilancio. La cosa più brutta che potrebbe accadere per il nostro Paese sarebbe quella di confinare gli studenti in container per attuare le semplici misure di distanziamento. Ed arriviamo alla quinta proposta. Ci vuole un piano nazionale per la povertà educativa che arrivi in ogni famiglia a rischio. Ci vuole una mappatura del disagio dei bambini che faccia storia e diventi base per la costruzione di un ponte verso la generazione fantasma che oscilla tra 1,2 milioni e 2,2 milioni di bambini e ragazzi secondo save the children. Per ultimo, occorre una scuola innovativa. Bene i 400 milioni stanziati per raggiungere con la fibra ottica tutte le scuole ed avere così una connessione, una rete sempre attiva, bene i 150 milioni di dispositivi digitali già disponibili alle scuole come dotazione per questa emergenza, quello che non va più bene e il regno del caos nella didattica a distanza che oscilla tra eccellenze e telelavoro.Lo stato deve investire nella più grande piattaforma nazionale di elearning, di didattica digitale per scuola e università per dare a tutte le scuole e a tutte le università una base comune e scientifica da cui partire, un luogo virtuale con le migliori prestazioni possibili per una didattica di qualità, per garantire la privacy di tutti e poter fornire anche un luogo adatto dove poter accedere a percorsi personalizzati di apprendimento.Una rete a supporto che non potrà mai sostituire le relazioni e la didattica in presenza ma che allo stesso tempo deve esistere per evitare un vuoto che rischiano di colmare le potenti multinazionali che si muovono in questo settore da google, apple a linkdn che non possono essere loro a dettare le condizioni e le piattaforme di una didattica digitale per l’intera nazione”



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