Rubavano auto da rivendere a Malta e in Libia: 40 le persone indagate

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Sono 40 gli indagati dalla Procura di Ragusa nell’ambito di indagini della Polizia su tre diverse associazioni per delinquere transnazionali specializzate in riciclaggio, furto e ricettazione di veicoli commerciali dall’Italia per Malta e Libia.
Il personale della Polizia stradale e della Squadra mobile hanno recuperato nel porto di Pozzallo e restituito ai legittimi proprietari oltre 30 auto di lusso che stavano per essere trasferite nell’Isola dei Cavalieri, per un valore complessivo di diversi milioni di euro. Oltre 150 poliziotti hanno perquisito 50 obiettivi riconducibili ai 40 indagati, rinvenendo un fucile, targhe rubate, veicoli e pezzi di ricambio di provenienza furtiva, documenti contraffatti e rubati. Agli indagati è stato notificato un avviso di conclusione indagine emesso dalla Procura di Ragusa.
Veicoli rubati “su commissione” in Italia e che venivano poi trasferiti in Libia, attraverso Malta, per la vendita a prezzi inferiori di mercato. A scoprire il tutto e’ stata la Procura di Ragusa, insieme con la polizia stradale iblea, che ha fatto luce su tre bande specializzate in riciclaggio, furto e ricettazione di veicoli commerciali. Sono complessivamente 40 gli indagati, con la polizia che ha effettuato 35 perquisizioni in varie città italiane. Di questi 33 sono italiani, quattro libici, due maltesi e uno tunisino. Le accuse sono di associazione per delinquere finalizzata alla ricettazione, falso e riciclaggio internazionale di veicoli. L’operazione, denominata ‘Coast to Coast’, ha alzato il coperchio su una organizzazione composta da siciliani e calabresi, con il coinvolgimento di alcuni cittadini maltesi. Secondo le stime degli investigatori sarebbero 36 i veicoli rubati e diretti in Libia attraverso i porti di Pozzallo, Augusta, Catania, Palermo, Salerno e Napoli: il valore complessivo e’ di circa un milione di euro. Impegnati nelle perquisizioni 150 uomini della polizia appartenenti alla questura di Ragusa, al reparto Prevenzione crimine di Catania e alla polstrada delle altre città interessate dall’inchiesta: Siracusa, Roma, Reggio Calabria, Caltanissetta, Agrigento, Pistoia, Gorizia, Crotone, Rovigo e Cinisello Balsamo. Accertamenti sono in corso nei confronti di un deposito con migliaia di pezzi di ricambio a Francofonte, nel Siracusano.


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