Napoli: Adl-Sarri, in 48 ore divorzio o matrimonio bis?

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Tutto in 48 ore. Si preannuncia una due giorni caldissima in casa Napoli per il futuro del progetto azzurro, con l’interrogativo di fondo che sta per essere finalmente svelato: Sarri resterà alla guida della squadra anche per il prossimo anno? L’incontro tra il tecnico di Bagnoli e la dirigenza è previsto tra domani e giovedì sera, un colloquio potenzialmente decisivo in cui il presidente De Laurentiis ribadirà ancora una volta la volontà di proseguire insieme almeno per un altro triennio. Sarri è pronto a sedersi al tavolo delle trattative, ma ribadirà con forza alcuni punti fermi già emersi nelle scorse settimane: adeguamento contrattuale ad oltre 3 milioni di euro annui (sul quale De Laurentiis non sembra avere particolari remore), stralcio della clausola da 8 milioni (che il presidente non vorrebbe eliminare), miglioramenti al centro sportivo di Castel Volturno e alle strutture per il settore giovanile, conferma del Ds Giuntoli e soprattutto conferma di gran parte della rosa per la prossima stagione. Ed è proprio quest’ultimo il vero nodo da sciogliere, considerata poi la situazione contrattuale di alcuni big che hanno clausole appetibili per il mercato estivo.LE CESSIONI – In primis il riferimento va a Mertens e Callejon, entrambi arrivati oltre la soglia dei 30 anni, due giocatori su cui il presidente vorrebbe monetizzare per reinvestire sui giovani, dando piena fiducia in attacco ad Arek Milik per il prossimo anno. A questi si aggiungono le situazioni legate a Hysaj, Koulibaly e Jorginho, tutti senza clausola ma molto ricercati soprattutto in Premier League, dove Arsenal, Manchester United e City sono pronte a fare follie per accaparrarseli. Una smobilitazione che Sarri vorrebbe evitare o quanto meno limitare al minimo, ‘conditio sine qua non’ per restare all’ombra del Vesuvio. Ma tutto ciò potrebbe non bastare e a quel punto le strade si dividerebbero, costringendo De Laurentiis a guardarsi intorno, cosa che tra l’altro sta già facendo da giorni. I nomi son sempre quelli: dalla strada sicura che porta a Giampaolo (in ottica di una prosecuzione del progetto Sarri) a quella più tortuosa ma intrigante che conduce al portoghese Fonseca, giustiziere degli azzurri in Champions col suo Shakhtar, fino ad arrivare alla pista Ancelotti, una scelta che metterebbe tutti d’accordo, tifosi, ambiente e addetti ai lavori. La concorrenza dell’Arsenal è forte, ma lo è anche la voglia di Carletto di tornare in Italia per lottare per lo scudetto, a patto di avere le garanzie tecniche ed economiche adeguate. Idea, suggestione o qualcosa di più? 48 ore e lo sapremo.



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