È rimasta sola, senza casa, con il volto sporco di uova e le ossa scosse da un trauma cranico. A 79 anni, Filomena dorme su cartoni nella sua merceria al Rione Toiano, dopo essere stata cacciata con la forza dal suo alloggio popolare a Monterusciello. Quella casa era tutto per lei: modesta, bisognosa di ristrutturazione, ma sua. Un rifugio diventato irraggiungibile da quando un’occupante abusiva ha forzato la porta approfittando della sua assenza e l’ha messa alla porta. Da allora, per Filomena, è iniziato l’incubo.
Non solo ha perso il tetto sopra la testa, ma da settimane subisce le angherie di una baby gang. Atti vandalici continui, sassi, bombe carta, uova lanciate in piena notte contro la sua attività commerciale. Una violenza gratuita, reiterata, che ha raggiunto l’apice durante una visita del deputato Francesco Emilio Borrelli e dell’assessora alle Politiche Sociali Titti Zazzaro: proprio mentre Filomena raccontava la sua storia, un nuovo lancio di uova e pietre. Una l’ha colpita alla testa. È finita in ospedale.
“Una vergogna nazionale”, ha denunciato Borrelli, “una donna cacciata da casa sua e colpita mentre chiede giustizia. Non possiamo lasciare i quartieri in balìa di baby gang e criminalità”. L’assessora Zazzaro promette interventi urgenti per restituire l’alloggio alla legittima assegnataria, ma la situazione richiede di più: una revisione profonda del sistema delle case popolari, oggi ostaggio di logiche di sopruso e controllo mafioso.
Filomena, come tanti altri invisibili, è stata privata non solo dei suoi diritti, ma della sua dignità. E mentre aspetta che qualcuno le ridia ciò che le spetta, resta lì, tra le corsie della sua merceria, testimone silenziosa di una città che troppo spesso dimentica i suoi più deboli.
Articolo pubblicato il giorno 20 Maggio 2025 - 10:54
L’articolo descrive una situazione molto grave e preoccupante, e mi domando come sia possibile che in un paese civile una donna di 79 anni possa trovarsi in questa condizione. La violenza e l’indifferenza sono davvero inaccettabili.
E’ triste vedere come le persone più fragili siano spesso trascurate dalla società. Filomena merita un aiuto immediato, ma è difficile credere che le cose cambieranno senza un vero impegno da parte delle autorità.