Un progetto innovativo prende vita con la creazione di un’azienda vitivinicola all’interno del Parco Archeologico, nato dalla collaborazione tra il Gruppo Tenute Capaldo e il parco stesso. Questa iniziativa mira a valorizzare i vigneti e il patrimonio culturale del sito attraverso un partenariato pubblico-privato.
### Unione di esperienze
Il nuovo impianto vitivinicolo si estenderà su 6 ettari, integrando strutture per la vinificazione e l’affinamento all’interno del perimetro del Parco. L’iniziativa punta a una sinergia tra conoscenze storiche e tecniche viticole moderne. Il progetto si basa sull’unione delle competenze del Parco e delle cantine del Gruppo Tenute Capaldo, senza seguire i tradizionali modelli concessori.
Il progetto coinvolgerà i vigneti storici, oggetto di studio fin dagli anni Novanta dal Laboratorio di ricerche applicate del Parco. Secondo il Direttore del Parco, gli studi mirano a esplorare le caratteristiche storiche e scientifiche dei vigneti di Pompei, includendo anche la coltivazione di ulivi e l’agricoltura sociale.
### Eccellenza vitivinicola
L’azienda vitivinicola sarà gestita con metodi biologici e si avvarrà di ricerche innovative sulle tecniche tradizionali. In collaborazione con l’Università di Milano e gli agronomi del Gruppo Tenute Capaldo, l’obiettivo è produrre vini di alta qualità che rispecchino la storia e la cultura locale. Il coinvolgimento del Terzo Settore mira a integrarsi nel contesto sociale e culturale del territorio.
Il presidente di Feudi di San Gregorio ha evidenziato l’importanza del progetto per la valorizzazione del territorio e delle comunità, approfondendo il lavoro sui vitigni autoctoni. Questa iniziativa intende rivitalizzare l’eredità produttiva storica di Pompei, promuovendo uno sviluppo sostenibile.
Articolo pubblicato da Gustavo Gentile il giorno 21 Marzo 2025 - 17:14
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