Napoli. Essere infermieri è una vocazione che non conosce pause. Questo potrebbe essere l’incipit della vicenda che ha per protagonisti Sabrina Pepe, giovane infermiera napoletana, e un passante ultra cinquantenne colto da malore in pieno centro città.
Sabrina, in servizio presso il reparto di Neonatologia dell’Ospedale San Paolo di Fuorigrotta, si trovava fuori servizio e stava passeggiando in via Pignasecca, a pochi passi dall’Ospedale Vecchio Pellegrini, quando ha assistito alla drammatica scena. “Ho visto un signore accasciarsi al suolo. In un primo momento ho pensato fosse inciampato – racconta – ma poi l’ho visto seduto sul gradino di un negozio, con il braccio stretto al petto. Ho capito subito che si trattava di qualcosa di grave”.
Avvicinatasi di corsa, Sabrina ha constatato che l’uomo aveva perso conoscenza. “Non respirava e non sentivo il polso carotideo – spiega – segno inequivocabile di un arresto cardiaco”. A quel punto l’infermiera ha agito prontamente, iniziando le manovre di rianimazione cardiopolmonare, come indicano i protocolli di primo soccorso in casi di emergenza.
“I soccorsi non arrivavano – continua – e non sapevo nemmeno se fossero stati allertati. Intanto, il signore ha iniziato a mostrare lievi movimenti spontanei. Vista la vicinanza dell’ospedale, con l’aiuto di un passante, lo abbiamo caricato su un’auto e portato d’urgenza al pronto soccorso del Vecchio Pellegrini”.
Dopo aver accompagnato l’uomo al triage, Sabrina è rimasta in attesa di notizie, trattenendo il fiato. “Mi hanno detto che era in codice rosso. In quei momenti ripensavo alla scena, come in un film, ma la paura che fosse un tragico epilogo era reale”.
Il lieto fine arriva un’ora dopo. “Mi hanno riferito che l’uomo ce l’ha fatta, è stabile. Il peggio era passato”, conclude Sabrina, che oggi viene salutata come un’eroina.
Un gesto di prontezza e coraggio che dimostra come la professionalità e il cuore di un infermiere non si spengano mai, nemmeno fuori dal turno.
Articolo pubblicato il giorno 29 Novembre 2024 - 14:55
è una storia molto conmovedora e che fa riflettere su quanto sia importante avere persone come Sabrina che sono pronti ad aiutare chi ha bisogno, anche quando non sono in servizio. Penso che tutti dovremmo essere piu attenti a simili situazioni.
Sì, hai ragione, le azioni di Sabrina dimostrano quanto sia fondamentale la preparazione e l’impegno degli infermieri. Spesso non si parla abbastanza dell’importanza di queste figure nel soccorso e nella salute pubblica.