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Napoli, parte il processo per 43 disoccupati: corteo accompagna gli imputati

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Un corteo di protesta stamane a Napoli in occasione dell'inizio del maxiprocesso a carico di 43 attivisti, tra cui disoccupati dei movimenti 7 Novembre e Cantiere 167 Scampia, e militanti di Si Cobas e del Laboratorio politico Iskra.

Accusati di manifestazione non autorizzata, resistenza a pubblico ufficiale, interruzione di pubblico servizio e danneggiamento, i manifestanti sono stati accompagnati in aula da un corteo di circa seicento persone, tra cui numerose delegazioni da tutta Italia.

"La lotta al lavoro non si processa.

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Liberi di lottare. Fermiamo il ddl Sicurezza": questo lo slogan che ha guidato la marcia, partita da Piazza Nazionale e culminata in Piazza Cenni con fuochi d'artificio e cori di solidarietà ai detenuti.

Al centro della contestazione, la decisione della Procura di unire in un unico fascicolo nove diverse manifestazioni, avvenute tra dicembre 2022 e marzo 2023, durante una intensa mobilitazione dei disoccupati in risposta ai continui rinvii dei tavoli di trattativa per l'inserimento lavorativo.

"Si vuole attaccare un'esperienza di lotta e di emancipazione, di battaglia contro la marginalità sociale", denunciano gli organizzatori. Un'esperienza che, nonostante le difficoltà, ha portato a risultati concreti come l'avvio di un percorso di formazione per oltre 600 disoccupati.

Il processo, secondo gli attivisti, non è solo un attacco alla lotta dei disoccupati, ma rappresenta un tentativo più ampio di criminalizzare la protesta sociale e di limitare la libertà di espressione.

Articolo pubblicato il 28 Ottobre 2024 - 13:02 - A. Carlino

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