Synlab: hacker chiedono un riscatto per non pubblicare dati sensibili dei pazienti

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Un gruppo di hacker sostiene di aver sottratto dati sensibili a Synlab Italia durante un recente attacco ransomware e minaccia di pubblicarli se l’azienda non pagherà un riscatto.

Le prime indiscrezioni, non ancora confermate ufficialmente da Synlab, parlano di dati relativi ad analisi cliniche di centri situati in Campania, sebbene l’attacco informatico abbia riguardato i punti prelievo dell’azienda in tutta Italia.

Synlab ha confermato di aver subito un attacco ransomware ai propri sistemi informatici in Italia il 18 aprile 2024. Gli hacker affermano di aver sottratto dati sensibili dei pazienti, tra cui cartelle cliniche.

    I dati verrebbero pubblicati sul dark web se Synlab non paga un riscatto. Alcune immagini di documenti rubati, pubblicate dagli hacker, sembrerebbero provenire da centri clinici campani.

    Synlab sta collaborando con le autorità competenti per indagare sull’attacco e per tutelare i dati dei propri pazienti.L’azienda non ha ancora confermato la veridicità delle affermazioni degli hacker e non ha fornito dettagli sulla richiesta di riscatto.

    Le autorità stanno cercando di identificare i responsabili dell’attacco e di recuperare i dati rubati.Al momento non ci sono prove che i dati personali siano stati effettivamente compromessi.

    Synlab ha comunicato che i propri sistemi informatici sono stati disattivati come precauzione e che le attività stanno progressivamente riprendendo.L’azienda invita i propri pazienti a monitorare le proprie comunicazioni per ricevere aggiornamenti sulla situazione.



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