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Trovato morto dopo 9 mesi l’agente penitenziario originario del Cilento

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Un epilogo drammatico per la vicenda di Aniello De Marino, l'assistente della polizia penitenziaria di 58 anni, originario di in provincia di Salerno, scomparso da Torino lo scorso 8 luglio scorso.

Il suo corpo è stato ritrovato privo di vita lo scorso 2 aprile sotto un ponte sulla ferrovia della statale 11, tra e Magenta.

De Marino era scomparso nel nulla dopo essere uscito da casa per una passeggiata in bicicletta. Le ricerche, scattate dopo la denuncia di scomparsa presentata dai familiari, si erano concentrate nella zona di Corbetta, dove l'uomo era stato visto per l'ultima volta.

Il corpo è stato rinvenuto solo dopo nove mesi, da un gruppo di operai che stavano tagliando la vegetazione lungo la strada. L'uomo è stato identificato grazie ai documenti che erano ancora nelle sue tasche.

Le cause del decesso sono ancora da accertare, ma l'ipotesi più probabile è quella del suicidio. Il corpo, infatti, era presente sotto l'albero fin dalle prime ricerche, ma era stato completamente ricoperto dalla vegetazione che lo aveva reso invisibile.

Sconforto tra i familiari in provincia di Salerno

La notizia del ritrovamento ha gettato nel dolore la famiglia e gli amici di Aniello, che vivono a Castelnuovo Cilento. Il suo caso era stato anche trattato dalla trasmissione “Chi l'ha visto?”, che aveva lanciato un appello a chiunque avesse informazioni sull'uomo.

Le indagini sul caso sono affidate ai carabinieri, che stanno cercando di ricostruire le ultime ore di vita di De Marino. La speranza è di poter fare luce sulla vicenda e dare un po' di sollievo ai suoi cari.


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