Raiz: “Napoli malinconica e antica, da preservare dalla mercificazione turistica”

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ha scelto il Teatro Palladium della Garbatella a Roma che festeggia vent'anni con il ritorno di “Le parole non bastano”, un format che unisce libri e musica in cinque appuntamenti a partire dal 26 gennaio, per spiegare che la scrittura, la musica e la performance teatrale sono interconnesse, evidenziando come la pandemia lo abbia spinto a esplorare nuovi territori, portandolo a scrivere il suo primo libro.

Gennaro Della Volpe, noto come Raiz, frontman degli e autore del libro “Il bacio di Brianna”.

L'artista ha voluto omaggiare , influenzato fin dall'infanzia e le cui radici si sono manifestate nella sua vocalità. L'album “Si ll'ammore è ‘occuntrario d''a morte” si apre con il brano “Napole dolceamara”, che coglie le contraddizioni della città e non rappresenta solo , ma molte altre città del Sud Italia, della Spagna e della Grecia.

Napoli sta vivendo un periodo di grande visibilità grazie al ritorno dello Scudetto e all'aumento del turismo. Raiz sottolinea la necessità di non cedere troppo facilmente alle richieste turistiche, ma di mantenere un approccio autentico e equilibrato.

Il cantante sottolinea l'antica e complessa identità di Napoli, che influisce anche sulla musica e rende la malinconia un elemento espressivo fondamentale.

Secondo Raiz, la musica napoletana sta attraversando un bel momento di rivitalizzazione, con artisti come Geolier che attingono dalle radici della tradizione per crearne una versione moderna e personale.

Raiz rivela di non essere un attore professionista, ma il suo coinvolgimento nella serie tv “Mare Fuori” gli ha permesso di esplorare il mondo della recitazione in maniera naturale e istintiva. L'importanza della colonna sonora e l'impatto dei personaggi della serie hanno contribuito al suo grande successo.

Infine, l'artista riflette sull'importanza di mantenere un approccio autentico e equilibrato non solo nel mondo della musica, ma anche nell'ambito turistico e identitario di Napoli


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