Cronaca di Napoli

Afragola, la confessione del nipote di Concetta: “Credevo l’arma fosse scarica”

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Gaetano Santaniello, l’imprenditore di Afragola accusato di aver ucciso la zia con un colpo di pistola, la notte di Capodanno ha coinfessato e ha detto di credere che l’arma fosse scarica.

Secondo il comandante del Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Castello di Cisterna, Andrea Coratza, Gaetano Santaniello avrebbe acquistato la pistola prima di Capodanno per festeggiare l’arrivo del nuovo anno. Tuttavia, non ha ancora rivelato dove l’abbia acquistata.

Santaniello, che ora si trova in carcere con l’accusa di omicidio colposo, detenzione e porto di arma da fuoco e ricettazione, ha raccontato ai carabinieri di aver estratto il caricatore dalla pistola e di aver anche snocciolato i proiettili prima di mostrarla ai parenti.

Aveva scaricato la pistola ma dimenticato il colpo in canna

Poi, mentre la maneggiava, è partito un colpo, probabilmente quello rimasto in canna di cui non si è accorto. Il proiettile ha colpito mortalmente al capo la zia acquisita di Santaniello, moglie del fratello di suo padre.

Inizialmente, tutta la famiglia si è mostrata reticente alle domande dei carabinieri, che stavano cercando di fare luce sull’accaduto. Quando hanno chiamato il 118, hanno chiesto l’intervento dell’ambulanza per una donna ferita alla testa, senza specificare la dinamica dell’accaduto.

Poi, lo zio di Santaniello, marito della vittima, si è convinto a confessare l’accaduto ai carabinieri.

Santaniello, la stessa tragica notte, si è liberato della pistola, risultata rubata. L’ha lanciata dall’auto mentre si stava recando in ospedale dalla zia. La pistola è stata ritrovata dai carabinieri nei pressi del cimitero di Afragola.

Santaniello è anche l’affittuario dell’abitazione dove si è consumata la tragedia. L’udienza di convalida del fermo notificato a Santaniello si terrà nei prossimi giorni davanti al gip del tribunale di Napoli Nord.

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