Sono state superate abbondantemente le 10 mila presenze ai funerali di Giulia Cecchettin che sono stati officiati nel duomo cittadino. Lo riferisce la diocesi veneta.
Moltissime le persone, tantissimi i giovani, radunatesi soprattutto all'esterno della cattedrale e che hanno salutato la ragazza con applausi, una commossa ovazione, facendo 'rumore' agitando le chiavi, nel segno della volonta' di non accettare piu' nel silenzio gli abusi e le violenze.
Ha improvvisamente abbandonato il suo posto e ha attraversato velocemente la navata di Santa Giustina per abbracciare, in lacrime, Gino Cecchettin poco dopo il rito della comunione.Potrebbe interessarti
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"Mi è venuto spontaneo - ha detto al termine della cerimonia - di fare quel gesto. Giulia non meritava di morire, nessuno merita di perdere così una figlia". Alla domanda se si incontrerà con Gino per qualche iniziativa comune, ha detto che "ci siamo scambiati i numeri di telefono e ci sentiremo".
L'applauso sempre più forte, le grida, i campanelli e le chiavi scosse verso il cielo hanno commosso Gino Cecchettin che si è stretto in un abbraccio con i figli Elena e Davide, altrettanto commossi davanti alla manifestazione d'affetto che le persone accorse da tutta Italia.
Il rumore della folla coi campanelli
All'uscita del feretro dalla chiesa di Santa Giustina a Padova, 10mila presenti alle esequie hanno accolto la richiesta dei familiari di Giulia di fare il minuto di rumore, per non restare indifferenti davanti al femminicidio.






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