“Ho detto al Presidente Mattarella che mio padre quotidianamente ha lavorato soprattutto presso le scuole e con gli studenti a difesa della Costituzione. Chi meglio del Presidente può capire il senso e il significato di quell’impegno”.
Lo ha detto Francesco Amoretti, figlio di Antonio Amoretti, ultimo partigiano di Napoli, scomparso all’età di 95 anni nel dicembre 2022. Francesco Amoretti ha avuto l’opportunità di incontrare per pochi minuti il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al termine della cerimonia in piazza della Repubblica a Napoli in occasione degli 80 anni delle Quattro Giornate.
“Mi sono anche impegnato a inviargli due volumi che stiamo per pubblicare – ha proseguito Amoretti – che sono ‘La Barricata’, libro che raccoglie testimonianze ma anche analisi sulle Quattro Giornate e la loro attualizzazione, e una cartella con sette incisioni di artisti non solo napoletani ma anche stranieri che hanno reinterpretato quell’esperienza che per noi è un’esperienza che deve avere una valenza metafisica: deve parlare al di là dello spazio e del tempo a tutti quelli che vogliono lottare e lottano per la libertà e la dignità dei popoli”.
Amoretti ha riferito che il Capo dello Stato lo ha ringraziato per le sue parole e per quello che ha significato l’esperienza pluridecennale di impegno e di lotta del padre, Antonio Amoretti che – ha sottolineato il docente – “ha simboleggiato quello che hanno fatto in tanti per noi e per la nostra democrazia”.