Inizia mercoledì primo febbraio il processo che vede imputato lo scrittore Roberto Saviano per l'accusa di diffamazione ai danni di Matteo Salvini per alcun post pubblicati sui social.
Il procedimento si svolge davanti al tribunale monocratico di Roma. La vicenda risale al 2018. "Mercoledì sarò in Tribunale, a Roma, portato a processo per un reato d'opinione da Matteo Salvini - scrive su Fb, Saviano-. Salvini mi porta a processo per averlo definito Ministro della Mala Vita.
Piacerebbe, a Salvini, poter dire: 'querelo Saviano che mi ha definito malavitoso', ma la questione è un tantino più complessa".Potrebbe interessarti
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Matteo Salvini a Napoli, nel 2019, durante la sua prima conferenza stampa in città da Ministro degli Interni, disse che i problemi di Napoli erano i troppi motorini sequestrati e tenuti nei depositi comunali e gli immigrati. Praticamente un marziano in città".
"Prima ancora a Rosarno, nel 2018, tenne un comizio davanti ad affiliati di 'ndrangheta, persone della cosca Bellocco e imparentate con i Pesce. Sapete - conclude lo scrittore - cosa fece Salvini con queste persone nelle prime file? Disse che il problema di Rosarno era la baraccopoli, mica la presenza capillare della 'ndrangheta sul territorio… E la soluzione?
Ruspe, mica alloggi dignitosi per chi lavora da schiavo, vittima di caporali italiani legati alle cosche. Qualcuno teme i professionisti dell'antimafia, peggio sono gli incompetenti in ruoli apicali".







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