Vomero

Napoli: appello al ministro Sangiuliano per la biblioteca comunale ‘Benedetto Croce’

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Napoli: appello al ministro Sangiuliano per la biblioteca Croce. Capodanno: “Ricollocatela nella precedente sede in via Morghen!”

Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, già presidente della circoscrizione Vomero, indirizza una lettera aperta al neoministro della Cultura, il napoletano Gennaro Sangiuliano, affinché intervenga per la riapertura, in tempi rapidi, della biblioteca comunale “Benedetto Croce” ubicata nel quartiere partenopeo del Vomero, in via Francesco De Mura.

“Gentile ministro Sangiuliano – esordisce Capodanno -, ho letto che tra le prime cose che intende fare, c’è una visita alla casa di Benedetto Croce, dove c’è anche la fondazione. Con l’occasione le ricordo che a Napoli, per l’esattezza nel quartiere Vomero, c’è una biblioteca intitolata al grande filosofo, purtroppo chiusa da prima della pandemia e che, nonostante le numerose sollecitazioni e interventi non ha ancora riaperto al pubblico”.

“Nell’antichità – sottolinea nella missiva Capodanno -, le biblioteche, luoghi di cultura e di sapere, a Ninive come ad Alessandria d’Egitto, venivano allocate nei palazzi reali o in enormi luminose strutture. Nel ventunesimo secolo invece una struttura di straordinaria importanza di questo tipo, anche come luogo di aggregazione, specialmente per i giovani, viene collocata in un cantinato interrato, così come è capitato alla biblioteca ‘Benedetto Croce’, inopinatamente trasferita, negli anni scorsi, dalla sede a piano terra della casa comunale di via Morghen ai locali interrati, peraltro poco consoni, pure per problemi di umidità, del plesso scolastico Luigi Vanvitelli“.

“Quando ero presidente della circoscrizione, negli anni ’80, intrapresi una vera e propria battaglia per trasferire la biblioteca Croce nella nuova sede della circoscrizione, in una palazzina strappata all’utilizzo originario, fissato dall’allora sindaco-commissario Valenzi, a silos multipiano per parcheggi – ricorda Capodanno -. Successivamente i locali della biblioteca vennero destinati a sede di una delle tante fondazione che, negli ultimi anni, sono state create nel capoluogo partenopeo. Da qui scaturì il trasferimento nell’attuale sede. Eppure il Vomero, con i suoi circa 50mila residenti, avrebbe sicuramente bisogno di più di un luogo pubblico per fare cultura anche come punti d’incontro e di aggregazione, dopo la chiusura di diverse librerie, come Guida e Loffredo, e di numerose sale cinematografiche”.

“Ad aggravare una situazione, già precaria – puntualizza Capodanno -, ha contributo il fatto che la biblioteca comunale in questione da quasi tre anni, per l’esattezza da prima della pandemia, è chiusa, come si può osservare dai rifiuti di ogni genere che, nel frattempo, si sono accumulati nell’area antistante la porta d’accesso. Alle numerose richieste inoltrate per sapere se e quando la struttura sarebbe stata riaperta non è stato mai dato riscontro, la qual cosa sta ha alimentato le giuste proteste, purtroppo inascoltate, anche da parte delle tante persone, in particolare dei numerosi giovani, che frequentavano in passato i locali in questione anche per ragioni di studio”.

Capodanno conclude la missiva chiedendo al ministro Sangiuliano d’intervenire presso gli uffici preposti dell’amministrazione comunale per chiarire i motivi per i quali la biblioteca in questione, unica del genere su tutto il territorio del quartiere Vomero, continua a rimanere chiusa e ubicata in locali che non vengono ritenuti idonei, valutando, in alternativa, l’opportunità che la biblioteca comunale Croce venga trasferita in tempi rapidi nella vecchia sede, vale a dire nei locali a piano terra del polifunzionale comunale di via Morghen.