Gas e luce: ecco il piano del Governo per risparmiare sulle bollette

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Gas e Luce: Il Mite ha pubblicato il Regolamento per “realizzare da subito risparmi utili a livello europeo a prepararsi a eventuali interruzioni delle forniture di gas dalla Russia”.

Tra le misure previste una riduzione di 1 grado per il riscaldamento degli edifici, da 17 con più o meno 2 gradi di tolleranza per gli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e assimilabili, da 19 con più o meno 2 gradi di tolleranza per tutti gli altri edifici.

“I limiti di esercizio degli impianti termici, rispetto a quanto previsto dal comma 2 dell’articolo 4 del DPR n.74/2013, sono ridotti di 15 giorni per quanto attiene il periodo di accensione (posticipando di 8 giorni la data di inizio e anticipando di 7 giorni la data di fine esercizio) e di 1 ora per quanto attiene la durata giornaliera di accensione”.

E’ quanto si legge nel Regolamento del Mite per il contenimento dei consumi di gas in cui si precisa tuttavia che sono fatte salve le utenze sensibili (es. ospedali, case di ricovero ecc.)

Le stime dell’impatto di tutte le misure di contenimento indicate dal Regolamento pubblicato dal Mite “portano ad un potenziale di circa 5,3 miliardi di metri cubi di gas, considerando la massimizzazione della produzione di energia elettrica da combustibili diversi dal gas (circa 2,1 miliardi di Smc di gas) e i risparmi connessi al contenimento del riscaldamento (circa 3,2 miliardi di Smc di gas)”.

A cui, spiega il Mite, si aggiungono le misure comportamentali da promuovere attraverso campagne di sensibilizzazione degli utenti ai fini di un comportamento più virtuoso nei consumi.

L’insieme del contributo atteso dalle misure adottate dal Mite assieme a misure comportamentali volontarie nell’uso efficiente dell’energia “porta ad una riduzione dei consumi coerente con il 15% del Regolamento UE, pari quindi almeno a 8,2 miliardi di Smc di gas naturale”. Lo si legge nel testo del Regolamento appena licenziato dal Mite.

“Il blocco del gasdotto Nord Stream 1 aumenta ulteriormente la probabilità di una recessione nell’Eurozona”. Lo affermano in una nota gli analisti di Fitch. “Il fermo completo del gasdotto Nord Stream 1 – spiegano gli esperti dell’Agenzia di rating – riduce ulteriormente i già pochi margini di errore per equilibrare il mercato europeo del gas questo inverno, nonostante la strategia dell’Ue per mitigare i peggiori effetti del blocco sul mercato sia ancora credibile”.

Intanto, il piano che taglia consumi residenziali di gas sarà attuato entro settembre. Dunque, a Lampedusa e in altre isole del Sud il caloriferi si accenderanno all’Immacolata, l’8 dicembre, e si spegneranno il 7 marzo (5 ore al giorno). Stessa data di inizio per Palermo e Trapani, con la possibilità di chiudere la stagione il 23 marzo (7 ore al giorno). A Napoli e Caserta si partirà il 22 novembre e si chiuderà il 23 marzo (9 ore). Mentre tra Roma e Pescara, il via scatterà l’8 novembre per poi spegnere i termosifoni il 7 aprile (11 ore al giorno). Infine a Milano e Torino si ridurrà l’orario a 13 ore, tra il 22 ottobre e il 7 aprile.

Caloriferi: giù i gradi ma c’è “tolleranza”

Posticipata di 8 giorni l’accensione dei termosifoni, anticipando di 7 giorni la data di fine esercizio. La temperatura di un grado a 17°C +/- 2°C di tolleranza per gli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e assimilabili; 19°C +/- 2°C di tolleranza per tutti gli altri edifici. Dunque il termostato può arrivare a 21.

Docce, due minuti in meno

Comportamenti virtuosi come una doccia più breve possono valere un tagio del 29% dei consumi di partenza, secondo le stime Enea. Basta ridurre il tempo della docccia da 7 a 5 minuti. Tra le misure consigliate c’è poi l’utilizzo anche per il riscaldamento invernale delle pompe di calore elettriche usate per il condizionamento estivo.

Forno e fornelli: Fuoco basso post-ebollizione

Pochi accorgimenti anche per gli elettrodomestici. Come l’abbassamento del fuoco dopo l’ebollizione o la riduzione di accensione del forno. L’abbassamento di un fornello del gas, per esempio, alla metà della potenza iniziale dopo l’ebollizione della pasta è una misura che permette di risparmiare il 25,7% del gas richiesto per la cottura.

Lavatrici, un lavaggio ogni due giorni

Una buona abitudine potrebbe essere anche quella di la ridurre i cicli di lavaggio della lavatrice da uno al giorno a uno ogni due giorni. Si può risparmiare generando circa 126 kWh ogni anno, di fatto il 50%. Non solo. Staccare la spina dell lavatrice permette di risparmiare energia in tutte le ore in cui non è in funzione.

Tv e decoder, non lasciarli in stand-by

L’eliminazione dello stand-by dei dispositivi elettronici, non solo della televisione, e la disconnessione delle relative prese (anche attraverso l’utilizzo di ciabatte più o meno intelligenti) quando non in funzione, è altamente raccomandato. Solo per fare un esempio una televisione in stand-by assorbe circa 0,5 W di potenza.

Controlli, le verifiche sull’uso del gas

Oltre a “controlli a campione su edifici pubblici, locali, punti a maggiore consumo”, è prevista “una responsabilizzazione dei conduttori degli impianti di riscaldamento centralizzato”. Sarà monitorato “a livello di reti di distribuzione gas cittadine la risposta degli utenti utilizzando i dati orari di prelievo del gas”.


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